“È una vicenda inquietante”: questo il commento del Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Luca Palamara, sull’inchiesta P4 che indaga su una presunta associazione dedita al dossieraggio e ai ricatti e che vede coinvolto anche il deputato del Pdl Alfonso Papa, ex magistrato ora in aspettativa. Il numero uno dell’Anm, al margine del congresso di Unicos, una corrente della stessa associazione, ha anche affermato che per la magistratura c’è bisogno di “credibilità e discontinuità rispetto a comportamenti e fatti con cui non vogliamo avere nulla a che fare”.
Palamara ha inoltre dichiarato che la posizione dell’Anm è chiara e ha chiesto di intervenire senza indugi utilizzando tutti i “meccanismi previsti dal codice etico dei magistrati”. Lo stesso presidente Palamara è tornato sulla richiesta di una valutazione da parte dei probiviri della compatibilità di alcuni comportamenti con l’appartenenza all’Anm, auspicando un loro intervento il più presto possibile: “Il 25 giugno ci sarà la convocazione del Comitato direttivo centrale dell’Anm e speriamo che ci sia il primo possibile anche quella dei probiviri.”

Esecutivo che invece è chiamato in causa dall’opposizione con il responsabile Difesa e Sicurezza del Partito Democratico, Emanuele Fiano che annuncia un’interrogazione al Governo circa la possibilità che “l’onorevole Papa abbia provato a fare assumere un suo informatore dei carabinieri nei servizi di sicurezza del paese”. E ancora più duro è il commento di Leoluca Orlando (Italia dei Valori) secondo cui “questo governo e questa maggioranza sembrano avere sponsorizzato la P2 del terzo millennio”, mentre si limita ad una richiesta di trasparenza Pierluigi Mantini (Udc).





