Eurogruppo rinvia aiuti a Grecia

Si è conclusa con una novità clamorosa, rispetto alle atteste della vigilia, la riunione dell’Eurogruppo a Bruxelles, che doveva decidere sugli aiuti ad Atene. Il vertice ha sì trovato un accordo sulla necessità di garantire la quinta tranche dei prestiti promessi alla Grecia un anno fa e che ammontano complessivamente a 110 miliardi, ma ha altresì stabilito che l’ulteriore fetta dei 12 miliardi attesi da Atene sarà erogata solo successivamente all’approvazione da parte del Parlamenteo greco del piano di austerità, che molti in Europa vedono in dubbio.

L’Europa ha così voluto mandare un segnale forte al governo Papandreou e alla sua maggioranza, cogliendo di sorpresa quanti pensavano che gli aiuti sarebbero stati erogati comunque.

A Bruxelles, infatti, cresce la consapevolezza che la maggioranza socialista al governo rischia di non essere in grado di fronteggiare il fortissimo clima di opposizione al piano di austerità, che nel Paese è sfociato in manifestazioni di piazza, anche dall’esito violento.

Il recentissimo rimpasto di governo, con la sostituzione del ministro delle finanze di Atene, George Papacostantinou, è stato un segnale di allarme per gli europei, che temono una maggiore rilassatezza sul fronte del risanamento dei conti, dato che il nuovo ministro alle finanze è il rappresentante dell’anima ribelle interna al Pasok.

Ad ogni modo, bisognerà ora verificare quali possano essere le reazioni dei mercati, i quali potrebbero interpretare questo rinvio quale il segnale di un possibile e imminente default greco. E in ballo ci sono miliardi di titoli italiani BoT, Cct, BTp, che in questo inizio di settimana sono messi all’asta e che potrebbero risentire del clima pesante che si respira in Europa.

Impostazioni privacy