Germania, a rischio coalizione di governo

In Germania l’economia va piuttosto bene e non solo in termini relativi a quanto accade altrove, ma in assoluto. Già alla fine di quest’anno i tedeschi saranno tornati a produrre una ricchezza pari a quella pre-crisi, mentre Paesi come l’Italia sono ancora lontani dall’obiettivo e di questo passo ci riusciremo solo nel 2015. Per non parlare poi del miracolo tedesco, con un tasso di disoccupazione che ha iniziato a scendere vigorosamente proprio nei due anni della crisi, quando in ogni altro stato dell’Eurozona e persino negli USA esso saliva e tanto. E l’export fa boom, con il raggiungimento di quota 1000 miliardi di euro, che si prevede entro i prossimi tre mesi, in linea con i livelli record del 2008, appena primi del crollo dovuto alla recessione mondiale. Mai così pochi disoccupati dal 1991, cioè, da quando la Germania fu riunificata. Insomma, le cose vanno proprio bene a Berlino, eppure il governo di Angela Merkel non gode di ottima salute. A sentire il tedesco medio, il governo federale sarebbe responsabile di chissà quali sciagure. Forse è difficile comprendere dall’estero il sentimento diffuso tra l’elettorato tedesco, che proietta sul cancelliere e sul suo esecutivo tutte le rabbie per molte delle cose che non andrebbero.

E, infatti, da quando ha ottenuto il suo secondo mandato, la cancelliera non ha vinto nemmeno l’ombra di una tornata amministrativa. Poche settimane fa, ad esempio, il suo partito, il conservatore CDU-CSU ha perso persino il Comune di Stuttgart, che governava ininterrottamente da 60 anni.

Per non parlare degli alleati di governo, i liberaldemocratici della FDP, che hanno dovuto cambiare anche leader, essendo in uno stato di crollo di popolarità, al pari dei cugini inglesi LibDem di Nick Clegg.

Motivo di tali debacle? I tedeschi sono inferociti con Berlino, accusando il governo federale di essere troppo generoso con Paesi come la Grecia, pagando gli sperperi altrui. E con il partafoglio i tedeschi non scherzano.

La coalizione di governo CDU-CSU e FDP è in così grandi difficoltà elettorali che si aprono scenari considerati fanta-politici fino a qualche mese fa. La cancelliera sta strizzando l’occhio, nemmeno tanto di nascosto, ai Verdi, unica formazione a crescere nei sondaggi e nei voti alle amministrative, dopo Fukushima, tanto da elogiare il neo-governatore del Baden-Wuerttemberg, Winfried Kretschmann, ricevendo altrettanti elogi da questi. E i liberali sono sempre più arrabbiati, considerandosi fuori dalle decisioni importanti del governo.

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