Roma-Atac: con i mezzi pubblici cittadini trattati come animali

Spostarsi nella città di Roma con i mezzi pubblici nuoce gravemente alla salute psicofisica delle persone. E’ insostenibile continuare ad essere trattati come animali, perché tram, metro e bus a Roma assomigliano tantissimo a carri bestiame. Lo sviluppo tecnologico, il progresso, la modernità imperversano ed “il viaggio della speranza” per chi deve spostarsi per andare e tornare da lavoro, andare a fare un visita, ecc. ecc. non è più accettabile nell’anno 2011! Autovetture in costante ritardo, che casualmente arrivano “in gruppo” alle fermate, corse che saltano e nessuno ne conosce il motivo, che non vengono rimpiazzate, mezzi fatiscenti, persone accalcate, compresi anziani e bambini, che rischiano in continuazione di farsi male.

Insufficienti i controlli sugli orari delle corse, conducenti che si permettono anche di rispondere male a persone che chiedono il motivo di tali disagi. Continui guasti, investimenti e numero di autisti assolutamente insufficiente per la maggior parte delle tratte periferiche, una situazione che vede per assurdo le persone che vengono da fuori Roma riuscire, a volte, a giungere in ufficio, prima dei colleghi residenti in città.

Persone smunte e stanche già appena arrivate sul posto di lavoro (rimproverate magari anche per il ritardo con cui si è giunti in azienda), dopo viaggi interminabili e faticosi, nonostante una breve distanza, che in qualsiasi altra città europea sarebbe stata coperta in 15 minuti. La qualità della vita nella Capitale d’Italia ne risente in maniera notevole. I politici riempiono i giornali di promesse elettorali che hanno l’obiettivo, soltanto apparente, di risolvere tale problema. Due sole linee di metropolitana, quando le altre grandi città in Europa ne hanno minimo 9 (Vienna che è piccolissima ne ha 3!!).

A questo punto sarebbe molto intelligente ideare e mettere in pratica una protesta formale degli utenti dei servizi Atac, che lasci vuoti per 24 ore tutti i mezzi di trasporto pubblici nella città: è vero che a rimetterci sarebbero sempre i cittadini, ma si darebbe un segnale forte a tutta la categoria, sulla ferma presa di posizione che noi non siamo più assolutamente disposti ad accettare questo tipo di umiliazioni quotidiane!!

 

 

 

 

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