Nel Pacifico scoperte “autostrade” del mare

In seguito ad uno studio, condotto per dieci anni sugli spostamenti degli animali marini, si è scoperto che nell’Oceano Pacifico esistono due “autostrade” delle migrazioni. Si tratta di corridoi che vengono percorsi ogni anno durante le migrazioni da diversi animali come gli squali salmone e gli squali bianchi, i tonni dalle pinne bianche e i tonni dalle pinne gialle, le  balene blu e le tartarughe.

I dati della scoperta sono stati pubblicati su Nature. Le due “autostrade” individuate dagli studiosi sono la Corrente della California, che scorre lungo la costa ovest degli Stati Uniti, e la Zona di Transizione del Pacifico del Nord, che si trova fra le Hawaii e l’Alaska.

La scoperta è il risultato di un progetto chiamato “Tagging of Pacific Predators” che è stato condotto da un gruppo internazionale di ricercatori, guidato dalla dottoressa Barbara Block, dell’università di Stanford. Gli studiosi per dieci anni hanno studiato le rotte migratorie degli animali marini del Pacifico; sono stati  etichettati con dei microchip quasi 1.800 esemplari, appartenenti a 23 specie diverse, e poi ne è stata ricostruita la rotta migratoria.

Dagli studi è emerso che le due “autostrade” dell’Oceano Pacifico sono dei corridoi ricchi di vita che attraggono molti predatori; inoltre è stato verificato anche che spesso le migrazioni e gli habitat preferiti dagli animali marini che percorrono le “autostrade” si sovrappongano: “Un’informazione preziosa per gestire e proteggere le specie e gli ecosistemi” ha affermato la dottoressa Block.

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