Svolta per Strauss-Kahn: tornerà libero

Proteste Strauss KahnC’è una clamorosa svolta nel caso che vede Dominique Strauss-Kahn, ex direttore del Fondo Monetario Internazionale, accusato di  aver stuprato una cameriera: la procura di New York ha revocato gli arresti domiciliari e ha anche disposto la restituzione della cauzione di un milione di euro versata dal politico francese per uscire di prigione. Alla base della decisione ci sono una serie di elementi che minano la credibilità del racconto fornito dalla presunta vittima, Ofelia: incongruenze e bugie che non riguarderebbero il racconto della violenza che la cameriera del Sofitel di New York dichiara di aver subito ma la sua vita privata.

Secondo quanto pubblicato dal Ney York Times gli inquirenti hanno passato al settaccio il passato della donna e hanno scoperto che era in contatto con alcune persone coinvolte in traffico di droga e riciclaggio di denaro sporco; inoltre il giorno di una importante deposizione, Ofelia è stata intercettata mentre parlava a telefono con un amico che si trovava in carcere e discuteva con lui dei possibili vantaggi che la vicenda legata all’economista francese poteva fruttare. L’uomo figura in un elenco di individui che hanno fatto una serie di bonifici bancari a favore della donna, per un totale di 100mila dollari negli ultimi due anni. A gettare altri dubbi sull’attendibilità della donna anche il racconto fatto su violenze subite in passato e alla mutilazione genitale che la cameriera afferma di aver subito prima di arrivare negli Stati Uniti: sui documenti presentati alle autorità per ricevere asilo non c’è traccia di nessuno dei due episodi.

Strauss-Kahn

Strauss-Kahn, che aveva sempre sostenuto di aver avuto un rapporto consensuale con la donna, può ora circolare liberamente in America anche se non può lasciare il paese in quanto non gli è stato restituito il passaporto. L’economista dovrà ora presentarsi nuovamente davanti al giudice il prossimo 18 luglio, in un’udienza che a questo punto potrebbe anche vedere la procura presentare richiesta di archiviazione del caso. Le ultime notizie che provengono dagli Stati Uniti si ripercuotono anche in Francia dove la corsa all’Eliseo potrebbe rivedere tra i protagonisti anche l’ex direttore del Fmi, che prima dello scandalo era il favorito numero uno alla presidenza francese.

 

 

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