Protesta No Tav, una domenica di guerriglia

no tavLa protesta pacifica del movimento No-Tav affonda in un mare fatto di pietre, bombe carta, bulloni: la domenica in Val di Susa è un giorno di guerriglia, con i black bloc ad attaccare le forze dell’ordine dispiegate in massa a difesa del cantiere della Maddalena e gli agenti impegnati a respingere l’assalto con un massiccio utilizzo di lacrimogeni (anche ad altezza d’uomo secondo le accuse del movimento). Alle fine della giornata si contano quasi duecento feriti tra le forze dell’ordine e altrettanti tra i manifestanti, secondo quanto denunciano loro stessi.

Una giornata che poteva essere di protesta civile, con una grande partecipazione (gli organizzatori parlano di oltre 50mila presenze, per la questura solo 5/6mila), a metà mattinata prende la piega più temuta, quella degli scontri. Alcuni gruppetti di manifestanti dall’altro lato della valle rispetto al corteo autorizzato escono dai boschi e compiono dei veri e propri blitz contro il cantiere dell’Alta Velocità e gli agenti schierati a sua difesa per poi tornare a nascondersi tra gli alberi. Non sono solo italiani, vengono da tutta Europa e secondo la questura non hanno nulla a che vedere con la Valle di Susa. Sempre secondo le forze dell’ordine, i gruppi di violenti erano già pronti allo scontro, attrezzati con maschere a protezione del viso e avevano nascosto nei boschi un vero e proprio arsenale con bulloni, bottiglie di ammoniaca, barattoli di resine incendiarie, estintori. Cinque gli arrestati a fine giornata: 3 sono di Modena e secondo la Questura sono “anarco-insurrezionalisti, pluripregiudicati per reati specifici”; uno da Padova e uno da Bologna, “antagonisti con precedenti specifici”.

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La giornata di scontri ha compattato il mondo politico che si è schierato al fianco delle forze dell’ordine “i veri eroi” secondo il leader dell’Udc Pierferdinando Casini che ha così risposto a Beppe Grillo. Il comico, parlando a Chiomonte, aveva elogiato i manifestanti definendoli eroi. Contro gli scontri si è scagliato anche il Presidente della Repubblica Napolitano che in una nota dichiara “Non si può tollerare che a legittime manifestazioni di dissenso cui partecipino pacificamente cittadini e famiglie si sovrappongano, provenienti dal di fuori, squadre militarizzate per condurre inaudite azioni aggressive contro i reparti di polizia chiamati a far rispettare la legge”.

 

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