Caso Papa, deputato si difende e parla di persecuzione

Alfonso Papa, deputato del PDL, membro della Commissione Giustizia della Camera, si è autosospeso da quest’ultimo incarico dopo che su di lui pende un mandato di arresto della Procura di Napoli che chiede l’autorizzazione alla Giunta della Camera, che dovrà adesso esprimere un suo parere prima che voti l’aula. E ieri, in concomintanza con la sospensione di Papa dalla Commissione Giustizia, il deputato pidiellino è stato ascoltato alla Giunta per le autorizzazioni a procedere, alla quale ha rilasciato una memoria difensiva di poche pagine, una decina in tutto, nelle quali egli spiega di essere oggetto di una persecuzione giudiziaria da parte di suoi ex colleghi magistrati, che lo avrebbero posto nel mirino delle loro indagini a causa del suo passaggio dalla magistratura alla politica all’interno del centrodestra. Spiega, poi, che ci sarebbero prove schiaccianti in sua difesa, come quando si racconta che egli sarebbe stato nella suite di un albergo il 24 dicembre, alla vigilia di Natale, in compagnia di un’amante, mentre egli avrebbe le prove di essere stato a casa con la moglie e altri trenta invitati, tanto – aggiunge ironico – che la consorte gli avrebbe chiesto se abbia un avatar, leggendo le carte.

Lo stesso Papa ha affermato di essere disposto ad accettare qualsiasi verdetto della Giunta e dell’Aula e nel caso l’arresto fosse autorizzato, egli accetterebbe anche il carcere ma la sua difesa non è una presa di posizione in favore della casta, ma della verità, aggiunge il deputato.

La sua posizione è sempre più in bilico, dato che al momento ci sarebbe una maggioranza in grado di concedere l’autorizzazione all’arresto. Le opposizioni voterebbero compatte per il sì e anche la Lega ha annunciato il suo voto favorevole. Tuttavia, se tutto il PDL mantenesse la sua contrarietà all’arresto e ci fosse lo scrutinio segreto, egli potrebbe sperare nel voto a suo favore (contro l’arresto) di 30-40 deputati dell’opposizione, che non condividerebbero la linea giustizialista dei loro partiti.

Ma anche il PDL non sarebbe compatto, tanto che potrebbe essere concessa la libertà di coscienza tra i deputati, una clamorosa novità per il centrodestra che fino ad oggi non ha mai votato in favore di alcun arresto, comprese le richieste per parlamentari dell’opposizione.

 

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