Richiesta di arresto per il deputato Pdl Milanese

La Procura di Napoli ha emesso un’ordine di custodia cautelare in carcere per il deputato del Pdl Marco Mario Milanese. Il provvedimento è stato ora trasferito alla Camera dei Deputati che dovrà decidere se dare l’autorizzazione per l’arresto; i capi di accusa contestati a Milanese dal pubblico ministero Vincenzo Piscitelli, della sezione Criminalità economica della procura partenopea, sono corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e associazione per delinquere.

Milanese, ex capitano della guardia di finanza, è eletto deputato nella circoscrizione Campania due  nelle elezioni del 2008, ed è considerato uno dei più stretti collaboratori di Tremonti, per il quale rivestiva il ruolo di consigliere fino al mese scorso. Poche settimane fa si è dimesso dalla carica in seguito alle polemiche per il suo coinvolgimento come persona informata sui fatti nell’inchiesta sulla P4. Il deputato del Pdl spiegava le sue dimissioni in un comunicato in cui, facendo riferimento al coinvolgimento del generale Adinolfi nell’inchiesta portata avanti dalla Procura di Napoli,  si leggeva che “le ultime vicende che vedono coinvolti altissimi ufficiali della Guardia di Finanza in un’indagine della Procura della Repubblica di Napoli mi vedono interessato quale persona informata sui fatti. Ritengo opportuno rassegnare le dimissioni da consigliere politico del ministro dell’Economia e delle Finanze al fine di salvaguardare l’importante ufficio dalle polemiche sollevate da una doverosa testimonianza”.

Le indagini che ora hanno portato alla richiesta di custodia cautelare per Milanese non hanno nulla a che vedere con la P4 e sono lo sviluppo dell’inchiesta che, insieme ad altre decine di indagati, vede coinvolto  l‘avvocato Paolo Viscione per una sospetta truffa da decine di milioni di euro in relazione alle attività della società assicurative Eig. Per l’accusa Milanese avrebbe ricevuto diversi regali da Viscione; denaro, orologi, gioielli, auto di lusso e viaggi erano la merce di scambio per ottenere notizie riservate e per far mettere in pratica azioni per rallentare le indagini delle Fiamme Gialle sulla società di assicurazioni. Milanese non è il solo politico coinvolto nell’inchiesta: gli agenti della Digos di Napoli hanno infatti eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti del sindaco di Voghera, Carlo Barbieri. Stesso provvedimento anche per Guido Marchesi, commercialista, anche lui di Voghera.

 

 

 

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