Conservazione cibi: il sottovuoto per prolungare i tempi

Da uno studio statistico svolto dalla Società FoodSaver, azienda leader per il confezionamento sotto vuoto, emerge che noi italiani siamo sempre più frettolosi e sbrigativi quando facciamo la spesa.

I ritmi frenetici dei nostri tempi, uniti alla crisi economica, fanno sì che siano sempre meno le casalinghe a tempo pieno che possono permettersi il lusso di acquistare i prodotti necessari giornalmente e nei mercati rionali o nella bottega di fiducia. Le statistiche evidenziano infatti che la maggior parte delle persone fa la spesa una volta in settimana, alcuni addirittura ogni 15 giorni, negli ipermercati, dedicando circa 45 minuti. Questi dati rilevano come sia di grande importanza la conservazione dei prodotti acquistati.

Alcuni cibi sono acquistati o conservati in freezer e quindi congelati ma questo processo richiede del tempo prima di poterli poi consumare, ricordiamo infatti che è opportuno lasciar scongelare i prodotti a temperatura ambiente o in frigorifero ed è invece sconsigliabile l’utilizzo del forno microonde. L’alternativa si trova nella conservazione sottovuoto. Una volta era un processo destinato alle industrie ma oggi anche un cittadino comune può acquistare una macchina che crea il sotto vuoto senza spendere grandi cifre.

Il concetto è molto semplice, si pone l’alimento in questione all’interno di un sacchetto (meglio se apposito), o in un contenitore per il sotto vuoto, vi si aspira l’aria presente con l’apposita macchina e si sigilla il tutto. Con questo metodo viene prolungato il tempo di conservazione di almeno cinque volte.

Nonostante sia molto semplice il procedimento bisogna comunque avere qualche piccola accortezza come utilizzare sempre alimenti freschi, pulire bene la frutta e la verdura prima di conservarla ma senza l’uso di acqua; per i formaggi molli è opportuno levare la buccia, con la carne ed il pesce porre attenzione che eventuali ossa o spine non possano forare il sacchetto avvolgendoli, per esempio, in un foglio di alluminio.

Qualche esempio della differenza nei tempi di conservazione: la frutta si conserverà 15/20 giorni anziché 6/7, la verdura 8/12 giorni contro i 3 /4, i formaggi 25/60 giorni anziché 15/20 mentre carne e pesce 4/5 invece che 1/ 2.

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