Marcegaglia: bene manovra subito, ma troppe tasse

Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, esprime soddisfazione per l’approvazione della manovra in tempi record, che giudica positivamente alla luce delle turbolenze dei mercati, che richiedevano un maggior senso di responsabilità. Tuttavia, il capo degli industriali italiani non nasconde la sua delusione, forse anche irritazione, per molte misure del pacchetto ieri approvato al Senato, che vanno nella direzione di far pagare più tasse, anzichè tagliare la tanta spesa pubblica improduttiva.

La stessa Marcegaglia ha poi evidenziato come in Italia si ha generalmente un tasso di inflazione più alto degli altri Paesi europei e ciò sarebbe dovuto alla mancanza di concorrenza in alcuni settori della nostra economia, poco esposti al mercato. Per questo, per liberare energie e rilanciare la crescita, propone di attuare un piano di liberalizzazioni, che punti cioè a una maggiore concorrenza in tutti gli ambiti.

Le critiche della Marcegaglia sono un pò la spia di un malessere diffuso delle categorie produttive contro una manovra che aumenta l’imposizione fiscale sui risparmi e rischia di non avere alcun impatto positivo sulla crescita. Non ha giovato in favore della manovra una riforma a metà degli ordini professionali, con le corporazioni di avvocati e notai che hanno bloccato sul nascere l’incipiente tentativo del governo di liberalizzare l’accesso alla professione.

Tra le file della maggioranza, sono stati molti a bloccare la riforma, costringendo l’esecutivo a riformulare la proposta e limitandola solo agli ordini per i quali non è previsto l’esame di stato. La dimostrazione di quanto sia difficile, in Italia, attuare una politica di libero mercato e di quanto siano forti le spinte corporative, che frenano la crescita dell’economia italiana.

 

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