Emergenza Rifiuti, in Calabria spuntano i manifesti “anti-Napoli”

Non basta dover convivere con cumuli di rifiuti sparsi per le strade, non è sufficiente dover elemosinare la solidarietà delle altre regioni italiane: ora i cittadini napoletani devono anche subire l’onta di essere presi come esempio negativo da evitare. 

È quello che ha fatto la “Ased” di Melito di Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria; l’azienda, specializzata nella gestione dei rifiuti ambientali e gestore del sistema igienico ambientale del Comune ha lanciato una campagna per promuovere la raccolta differenziata puntando tutto sull’esempio (ovviamente da non seguire) dei napoletani: “Evita che la tua città diventi una nuova Napoli” è l’invito che l’Ased fa ai cittadini di Melito di Porto Salvo.

L’amministratore unico dell’azienda Rosario Azzarà non trova per  nulla scandaloso il suo manifesto anzi, dalle pagine del Corriere del Mezzogiorno, ribadisce il concetto: “È normale che quando si pensa alla cattiva gestione dei rifiuti venga subito in mente Napoli. I napoletani non dovrebbero arrabbiarsi con me che dico loro le cose come stanno, ma con sè stessi. Dovrebbero rimboccarsi le maniche visto che è noto a tutti che a Napoli non si fa la raccolta differenziata”.

Mentre sempre più piede come sport nazionale l’attacco al capoluogo partenopeo, la città prova ad uscire dall’emergenza contando solo sulle proprie forze. In questo senso va vista la nuova ordinanza firmata dal sindaco De Magistris che individua un nuovo sito di stoccaggio nei pressi del porto: “La lentezza con cui viene tradotta in pratica la solidarietà dichiarata da tante Regioni – si legge in una nota del primo cittadino partenopeo – confligge con la condizione di emergenza vissuta dalla città.  Pertanto l’amministrazione comunale ha scelto di muoversi in direzione di una gestione autonoma e indipendente varando un’ordinanza, firmata questo pomeriggio dal sindaco, che individua un altro sito di stoccaggio nell’area cittadina”. L’ordinanza va nella direzione indicata dal presidente della Regione Campania, Caldoro, che ha inviato alcune direttive alle Province e ai Comuni per compiere interventi urgenti, con al primo posto proprio l’individuazione di siti di stoccaggio anche provvisori.

I tentativi di accelerare la soluzione alla crisi si va a scontrare anche con le proteste che si susseguono: ieri sera una trentina di persone ha bloccato via Campegna a Fuorigrotta rovesciando lungo la carreggiata i cassonetti pieni di sacchetti della spazzatura; questa mattina è stata la volta di Chiaiano dove si è tenuto un sit-in per dire no all’ipotesi di ampliamento della discarica. Sei manifestanti sono riusciti ad entrare nel sito, prima che gli agenti della polizia li ha riaccompagnati all’esterno e identificati.

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