Avvicinarsi al teismo: Lo Zen e la Cerimonia del tè

“Il cielo dell’umanità moderna si è realmente frantumato nella lotta titanica per la ricchezza e il potere. Il mondo brancola nelle tenebre dell’egoismo e della volgarità. La conoscenza si compra a prezzo della cattiva coscienza, la generosità si pratica a fini utilitaristici. Oriente e Occidente, come due draghi scagliati in un mare agitato, lottano invano per riconquistare il gioiello della vita.

Abbiamo nuovamente bisogno di una Niuka che ponga rimedio alla completa devastazione; attendiamo il grande avatare. Beviamo, nel frattempo, un sorso di tè. Lo splendore del meriggio illumina i bambù, le sorgenti gorgogliano lietamente, e nella nostra teiera risuona il mormorio dei pini. Abbandoniamoci al sogno dell’effimero, lasciandoci trasportare dalla meravigliosa insensatezza delle cose”. (da Lo Zen e la Cerimonia del tè di Kukuzo Okakura)

Il tè giunse in Giappone dalla Cina: nel 729 d.C. l’imperatore Shumo servì del tè a cento monaci buddisti durante un ricevimento a palazzo. In seguito, i rapporti tra i due Stati si deteriorarono ma, nonostante ciò, i monaci continuarono a bere tè per rimanere svegli e concentrati durante le loro lunghe meditazioni. Da allora, la pratica di bere tè si è evoluta di pari passo con la cultura buddista e in Giappone si sviluppò una cermonia particolare e complessa. Ancora oggi, la Cerimonia del tè giapponese, cha no yu, comporta un preciso codice di comportamento per creare una atmosfera tranquilla durante la quale l’ospite e gli invitati si muovono verso la rinascita spirituale e l’armonia dell’universo. “Il teismo è un culto fondato sull’adorazione del bello fra i sordidi fatti dell’esistenza quotidiana. Infonde la purezza e l’armonia, il mistero della solidarietà, il romanticismo dell’ordine sociale”. (da Lo Zen e la Cerimonia del tè)

La Cerimonia del tè racchiude i precetti della filosofia e dell’estetica giapponese, sostenendo quattro valori principali: l’armonia, il rispetto, la purezza e la tranquillità. “Il tè è più che l’idealizzazione della forma del bere; è una religione dell’arte di vivere”. (da Lo Zen e la Cerimonia del tè)

Il libro di Kakuzo Okakura offre la possibilità di avvicinarsi al significato che il tè assume  nella cultura giapponese: una visione del mondo molto diversa da quella occidentale che può tuttavia offrire una conoscenza di quegli aspetti del nostro mondo tenuti oscuri da logiche di divisione di due modi di vivere.

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