Pressioni contro Santoro, indagato Berlusconi

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Roma per abuso d’ufficio per le presunte pressioni effettuate nel 2009 per far chiudere Annozero, la trasmissione condotta da Michele Santoro; oltre al premier sono indagati con lo stesso capo d’accusa anche l’ex commissario dell’Agcom, Giancarlo Innocenzi e l’ex direttore generale della Rai, Mauro Masi. La decisione dei magistrati di piazzale Clodio arriva dopo che il Tribunale dei ministri aveva archiviato le accuse di minacce e concussione attribuite al premier, con Innocenzi e Masi nelle vesti di persone offese.

Le indagini partono dall’inchiesta della Procura di Trani che, indagando su un giro di truffe e usura, si ritrovò tra le mani le intercettazioni di alcune telefonate intercorse tra Berlusconi, Innocenzi e Masi; nelle conversazioni si discuteva della sospensione di alcuni talk show della Rai tra cui quello condotto da Santoro. Il fascicolo fu poi trasferito per competenza al tribunale ministeriale che dopo gli accertamenti del caso non ha riscontrato la procedibilità per i reati di concussione e minacce; il tribunale dei ministri ha avanzato l’ipotesi di abuso d’ufficio, reato per il quale si è dichiarato non competente trasferendo il fascicolo alla Procura romana.

I magistrati della capitale hanno preso atto delle conclusioni non vincolanti a cui è arrivato il tribunale dei ministri (l’archiviazione dei reati di concussione e minacce) e ora dovranno decidere se concludere gli accertamenti con il deposito degli atti, passo che in genere anticipa la richiesta di rinvio a giudizio, o invece chiedere al gip l’archiviazione del caso.

Il legale di Berlusconi, l’avvocato Ghedini, è convinto che alla fine ci sarà l’archiviazione anche per l’accusa di abuso d’ufficio, visto che si tratta di “un’ipotesi residuale fatta dal Tribunale dei Ministri che ha anche archiviato tutte le accuse originariamente mosse al premier”. Sul piede di guerra è invece l’Usigrai, il sindacato dei giornalisti di viale Mazzini, pronti a costituirsi parte civile: “Si apre – ha afferma il segretario Carlo Verna – una sorta di processo al sistema del conflitto di interessi che sta strangolando la Rai. Seguiremo passo dopo passo questa vicenda e, laddove possibile, l’Usigrai chiederà la costituzione di parte civile. Mentre la giustizia farà il suo corso, i vertici aziendali dovranno avere comportamenti limpidi”. Lo stesso sindacato ha poi annunciato che non firmerà la transazione con la quale si mette fine al rapporto tra la Rai e Michele Santoro.

 

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