Wagashi: dolci per la cerimonia giapponese del tè

I wagashi sono dei dolcetti usati nella cerimonia giapponese del tè, cha no yu. Il termine wa significa cose giapponesi e gashi, un’allitterazione di kashi, dolce. Si tratta di cibo per la mente, una vera forma d’arte nata nell’antica capitale imperiale di Kyoto.

I wagashi incarnano appieno la cultura giapponese e l’arte di risvegliare i cinque sensi: le forme, i colori e i disegni si ispirano alla letteratura e spesso rimandano a immagini evocative della natura e si preparano seguendo l’andamento delle stagioni.
Fatti di ingredienti completamente naturali e tipicamente giapponesi (non è previsto l’utilizzo di prodotti occidentali), mostrano una delicatezza senza eguali: anche i coloranti sono estratti di piante e non prodotti industriali. L’odore dolce del wagashi non è invadente favorendo così una buona degustazione del tè che spesso li accompagna. Si tratta del matcha, il tè verde giapponese in polvere, usato durante la cerimonia del tè.

Ho provato i wagashi in una famosa pasticceria giapponese di Parigi, Toraya: in particolare, trattandosi del mese di marzo- stagione di fioritura dei ciliegi-, mi regalai un sakura mochi, che consiste in un mochi rosa (una frittata sottile di riso) con all’interno crema di fagioli (azuki) rossi immerso in un pezzo autentico di ciliegia. Tutto coperto da una foglia di sakura (ciliegio). Se vi trovate nella capitale europea del tè, consiglio di regalarvi questo momento di dolcezza essendo l’unica sede nel mondo, oltre a quella presente in Giappone.

Se volete invece cimentarvi nella preparazione casalinga dei wagashi, magari organizzando una piccola cerimonia del tè fra amici, perchè non seguire le stagioni e la ricetta dei wagashi d’agosto?

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