Social gaffe: Google insegue Facebook ma caccia il Capitano Kirk

Per il momento Facebook può dormire sonni tranquilli, il suo chiacchierato concorrente Google+ ha bisogno ancora di un approfondito testing, nonostante già possa vantare circa 20 milioni di utenti e sia continuamente in evoluzione. Tuttavia, uno degli inconvenienti che pare affliggere buona parte dei social network, ossia l’odiosa “disabilitazione” per motivi sconosciuti o discutibili, sembra già proiettare fastidiose ombre sul nuovo prodotto, come già da tempo indispettisce gli affezionati iscritti al concorrente di proprietà di Mark Zuckerberg. Personaggi famosi o rappresentanti di aziende, gruppi etc si sono visti infatti sbattere la porta in faccia da un momento all’altro, appena arrivati su Google+ e se nel caso di “soggetti che non rappresentano persone fisiche” gli attuali termini di servizio siano improntati a “scoraggiarne” l’iscrizione, in altri casi qualcosa deve essere andato storto a livello di software.

E’ capitato infatti anche a William Shatner, l’indimenticabile “Capitano Kirk” della serie originale di Star Trek, che oltre ad essere ormai un personaggio “mitico” è anche un appassionato di nuove tecnologie ed utilizzatore di social network con all’attivo uno sterminato esercito di “followers”. Poco dopo aver collaudato la novità di casa Google, ed aver salutato i suoi fans, si è ritrovato disabilitato per qualche misteriosa “violazione del regolamento”. Con l’umorismo che lo contraddistingue ha commentato: “Ho solo detto ciao e pare una violazione delle regole. Forse dovrei dire arrivederci?”. Apriti cielo, il giorno dopo l’account del “capitano” è stato già riattivato ma Shatner ha aggiunto: “Non so cosa sia successo ma eviterò di salutare troppo per non correre rischi“.

Da Star Trek alla realtà nostrana, la divisione online del quotidiano La Repubblica subisce la stessa disavventura e non lesina frecciate per essere rimasta vittima del sistema di controllo del nuovo social network. Su Repubblica.it si parla di una cacciata “misteriosa” in quanto non è stata pubblicata altro che “una selezione di articoli e video che provengono dal sito” e nelle regole della community non risulta nulla che vieta ciò. Da Google Italia cercano di buttare acqua sul fuoco: “Siamo ancora in fase iniziale e non a caso l’accesso al nostro social network è su invito. E’ normale che molte cose siano in via di definizione”.

In ogni caso, si vocifera che sia in preparazione anche una versione “business” che permetta anche a soggetti diversi dalle persone fisiche di utilizzare indisturbati le risorse di Google+ e nello stesso tempo la compagnia conferma che sarebbe molto lieta di avere tra i suoi iscritti personaggi celebri, ed avrebbe già attivato public relations in tal senso.

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