Attesa per riapertura borse domani su default USA

Cresce l’attesa e il timore per l’apertura delle borse di domani, dopo la pausa del fine-settimana. La paura stavolta non riguarda l’Eurozona e il rischio contagio della crisi greca, bensì la possibilità che gli USA vadano davvero in default, la cui trattativa sembra essersi arenata tar gli scogli degli opposti veti incrociati.

Bisogna attendere cosa accadrà oggi a Washington, per vedere se alla Casa Bianca le parti troveranno un’intesa minima da potere evitare che il 2 agosto di vada in default. Ma l’ostacolo vero non è questo tipo di accordo, che pare sia stato persino già trovato, quanto l’accordo più ampio per evitare che le agenzie di rating declassino il debito USA.

Obama vorrebbe che dalla riunione di oggi con i vertici dei Repubblicani uscisse una proposta tale da convincere i mercati, temendo espressamente che domani Wall Street possa essere colpita dal panico.

E sui timori della crisi del debito negli USA, anche in Europa, domani potrebbe essere un giorno nero, nonostante sia stato varato il piano di salvataggio per la Grecia. Ancora una volta a fare le spese di questo clima teso e incerto potrebbero essere soprattutto gli stati periferici dell’Eurozona, Italia compresa.

Oltre all’andamento dell’indice FTSE Mib, sarà anche il trend dello spread tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi a dare una chiara indicazione sullo stato di fiducia degli investitori, che domani potrebbero concentrare gli acquisti sui titoli sicuri, come il Bund tedesco, disinvestendo da quelli meno appetibili, in termini di sicurezza. Si annuncia una seduta difficile. Tutto dipende da Washington.

 

 

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