Contratto di apprendistato, ok definitivo alla riforma in Senato

Il Senato ha dato il via libera definitivo alla riforma contrattuale dell’apprendistato, che secondo le volontà del Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, in accordo con le Regioni e le parti sociali, sarà a tempo indeterminato. In sostanza, si prevedono regole incentivanti, per favorire l’adozione di questo strumento contrattuale, al posto dei contratti di tirocinio, che il ministro ritiene siano stati oggetti di un abuso da parte delle imprese.

Il contratto di apprendistato, al contrario, avrebbe il merito di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, tramite formazione iniziale, che l’impresa potrà garantire anche grazie alla nuova normativa più favorevole.

Nei mesi scorsi, uno scoglio molto alto da sormontare era il no delle Regioni alla riforma, essendo la materia loro competenza, rientrando tra gli strumenti di formazione professionale dei giovani.

Ma dopo l’ok del Senato al decreto legislativo, le reazioni sono state tutte positive, sia dal mondo sindacale che dalle stesse Regioni. Nel concreto, l’accordo sarà regolamentato con le parti agli inizi di settembre, alla ripresa dei lavori, dopo la pausa estiva.

Proprio due giorni fa era giunto l’invito pressante da parte di Confindustria ad approvare riforme, per favorire la ripresa dell’occupazione e la crescita. Il via libera di oggi di certo rappresenta una novità positiva, anche se pesa come un macigno l’aumento dei contributi a carico dei collaboratori a progetto, che sebbene pongano fine a una distorsione nel mondo del lavoro, in favore dei contratti cosiddetti “precari”, dall’altro canto rischiano di decimare le opportunità di lavoro sporadiche, che specie al Sud hanno permesso un introito di reddito alle fasce più colpite dalla disoccupazione.

 

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