Ansia: un problema di comunicazione tra le aree del cervello

Problemi di ansia che fanno vedere tutto negativo, attacchi di panico che tolgono il respiro e non permettono di vivere normalemente, sono acciacchi che dipendono dalla mancanza di comunicazione tra alcune regioni del cervello. La parte del cervello incriminata come colpevole dell’ansia è quella racchiusa nell’emisfero destro.

Questa la scoperta di alcuni ricercatori italiani, pubblicata dalla rivista scientifica Psychological Medicine. I problemi di ansia sono una vera e propria malattia che affligge la maggiorparte delle persone in alcuni momenti particolari della propria vita. Gli studiosi hanno analizzato 12 pazienti con diagnosi di ansia generalizzata e 15 controlli sani con tecniche di imaging, per controllare l’area cerebrale interessata.

Gli stati d’ansia sono delle normali reazioni del cervello che tenta di sviluppare un sistema di difesa contro le minacce esterne. In alcuni soggetti essi possono diventare psicologici.

I ricercatori italiani dell’IRCCS Medea di San Vito al Tagliamento in collaborazione con l’Università di Udine e di Verona sono convinti che l’ansia dipenda da una difficoltà di comunicazione tra le aree cerebrali dell’emisfero destro.

Secondo gli esperimenti, il cervello delle persone ansiose ha dei problemi di connettività all’interno della sostanza bianca delle regioni parietali e callose dell’emisfero destro.

Questa parte del cervello è in grado di elaborare stimoli sociali ed emotivi. Per cui quando si soffre di ansia e si cerca di elaborare il rapporto con le persone, il cervello normalmente risponde difendendosi.

Negli ansiosi tutto cambia. Queste difficoltà cerebrali possono condurre ad un aumento di pensieri negativi, tendenza al dramma ed al catastrofizzare i vari avvenimenti. Questi sono i sintomi dell’ansia che devono essere risolti con terapie di recupero o farmacologiche per evitare casi gravi.

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