Standard & Poor’s declassa gli USA, non era mai successo

Era un pò nell’aria, ma l’effetto psicologico che la decisione sta avendo è dirompente. L‘agenzia di rating Standard & Poor’s ha declassato il rating del debito USA, portandolo dalla tripla A a AA+. Non era mai accaduto nella storia americana che vi fosse un downgrade dei titoli del debito pubblico americano, da quando nel 1917 l’agenzia Moody’s assegnò la tripla A agli USA, così come fece nel 1941 S&P.

Per la prima volta, quindi, un governo federale ha subito la perdita della tripla A, il che potrebbe avere effetti disastrosi sui costi del finanziamento del debito. Infatti, il giudizio delle agenzie di rating rappresenta un misuratore di rischio per gli investitori, i quali richiedono a uno stato un rendimento crescente, all’aumentare del rischio avvertito sui suoi titoli.

Dunque, bisognerà adesso valutare quali saranno le reazioni degli investitori, se cioè essi si affideranno maggiormente alle rassicurazioni del Tesoro, piuttosto che ai dubbi dimostrati dall’agenzia sulla capacità di tenuta del bilancio federale.

Non solo. S&P ha mutato l’outlook in negativo e ha avvertito l’amministrazione che entro due anni vi potrebbe essere un ulteriore declassamento, qualora l’enorme deficit non venga ridotto in modo deciso e strutturale.

Durissima la reazione del presidente Barack Obama, che ha accusato l’agenzia di avere sbagliato i calcoli e parla di un errore di 2000 miliardi. “Si commenta da sè”, ha aggiunto Obama, che per ore ha cercato di convincere i dirigenti di S&P a non effettuare il downgrade. Passerà, adesso, alla storia come il primo presidente, sotto il quale l’America ha perso la valutazione massima sul proprio debito.

 

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