Manovra, ecco le misure principali

Ieri, il Consiglio dei ministri ha varato una mavora da 45,5 miliardi, per il biennio 2012 e 2013, al fine di anticipare di un anno (al 2013) l’obiettivo del raggiungimento del pareggio di bilancio, già previsto nella precedente manovra triennale votata a luglio. I provvedimenti sono una quindicina e prevedono un saldo aggiuntivo di 20 miliardi sul 2012 e di 25,5 miliardi gravanti sul 2013, a riduzione del deficit.

L’anno prossimo, 6,5 miliardi di euro saranno trovati, attraverso il taglio dei trasferimenti agli enti locali, che potrebbe diminuire di 1,5 miliardi, se andrà a segno la Robin Hood Tax, ossia l’imposta sulle industrie energetiche.

Altri tagli per 6,5 miliardi sul 2012 verranno dalla riduzione dei costi dei ministeri e dalla riduzione dei costi della politica. Quest’ultimo capitolo prevede il taglio di ben 54 mila poltrone, a tutti i livelli, compresa l’abrogazione di 36 province, sotto i 300 mila abitanti, l’accorpamento dei comuni sotto i 5 mila abitanti e i comuni sotto i mille abitanti sarebbero retti solo dal sindaco, senza giunta.

Capitolo pensioni. Anticipata la quota 97 a decorrere dall’1 gennaio 2012, per le pensioni di anzianità e previsto un metodo disincentivante. In sostanza, bisognerà avere almeno 61 anni di età e 36 anni di contributi o 62 di età e 35 di contributi. Per gli autonomi, prevista quota 98. Innalzata anche l’età pensionabile per le donne del settore privato, ma solo a decorrere dal 2016, con gradualità, fino ad arrivare ai 65 anni, già previsti per gli uomini, nel 2027.

Tasse. Previsto contributo di solidarietà del 5% sui redditi superiori ai 90 mila euro all’anno e del 10% su quelli superiori ai 150 mila euro all’anno. Per gli autonomi, il contributo scatta a partire dai 55 mila euro annui.

Queste le misure principali.

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