Manovra finanziaria 2011: Cgil verso mobilitazione

Usare la crisi per andare ad attuare nuovi e gravissimi tagli ai diritti dei lavoratori. E’ questa, in estrema sintesi, la posizione ufficiale della CGIL in merito alle misure della nuova manovra finanziaria, da ben 45 miliardi di euro, approvata ieri sera con un Decreto dal Consiglio dei Ministri. Nel dettaglio, il più grande Sindacato italiano punta il dito sull’apertura ai contratti sottoscritti a livello aziendale che, in particolare, potranno essere in tutto e per tutto sostitutivi dei CCNL. Per questo secondo la CGIL le misure della finanziaria oltre che sbagliate sono anche ideologiche e punitive, ragion per cui il Sindacato non esclude di conseguenza l’avvio di una mobilitazione al fine di difendere i diritti dei lavoratori.

Norme che contrasteremo fino in fondo, fino a quando saranno ritirate o cassate“, ha dichiarato Fulvio Fammoni, Segretario Confederale della CGIL, nel sottolineare altresì come nella manovra non ci sia nulla, ma proprio nulla a sostegno dell’occupazione e dei giovani. Adesso nell’iter parlamentare di sicuro ci saranno delle modifiche specie se si considera che il Governo al momento non sembra intenzionato a blindare un Testo che contiene, tra l’altro, le tredicesime a rischio per gli statali unitamente all’erogazione del trattamento di fine rapporto (Tfr) differita di due anni.

E’ arrivata in linea con le attese anche la stretta per chi gioca in Borsa; sulle plusvalenze non si pagherà più una tassa al 12,5%, ma al 20%. Fuori dall’armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie restano comunque i titoli di Stato, per intenderci i Bot, Cct, Ctz, Btp e Ccteu.

Impostazioni privacy