Timori di recessione e aria di tassi in calo per la BCE

Morgan Stanley prevede che la Banca Centrale Europea possa diminuire i tassi di riferimento per l’Eurozona, portandoli dall’attuale 1,5% all’1% entro il 2012. Una previsione che contrasta nettamente con le attese sui mercati, che fino a un paio di mesi fa erano pronti a scommettere su un rialzo dei tassi fino almeno all’1,75% entro la fine del 2011.

Ma da quando è esplosa la crisi dei mercati finanziari e si sono confermate le difficoltà di crescita dell’area euro, in tanti hanno iniziato a dubitare su un ulteriore rialzo dei tassi, limitandosi a scommettere su un mantenimento dei tassi ai livelli attuali. E’, pertanto, la prima volta che in un report ufficiale viene adombrata l’ipotesi di un abbassamento dei tassi della BCE, dato che solo quattro mesi fa Francoforte aveva posto fine alla politica accomodante, iniziata dalla crisi del 2008.

Ma le stime sull’Eurozona sono impietose. Morgan Stanley ha tagliato le sue previsioni di crescita per il 2012 dal precedente 1,7% a un misero 0,5%, mentre la crescita mondiale dovrebbe rallentare dalla vecchia stima del 4,2% al 3,9%.

E pensare che solo ieri, Standard & Poor’s aveva confermato il rating della Francia, mantenendo la tripla A, giudizio di cui Parigi gode dal 1975, e confermando anche l’outlook stabile. Sta di fatto, tuttavia, che la capacità dei francesi di risanare il deficit, attualmente al 4,6% circa come obiettivo per il 2011, risiede nella previsione di una crescita un pò forse ottimistica, tanto che il governo è stato costretto a varare una manovra, per rimediare a un maggiore rapporto previsto tra deficit e pil.

 

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