Borse ko, male Francoforte e Milano dimezza perdite

Un venerdì nero, dopo un giovedì nero. Non c’è pace per le borse del Vecchio Continente, bombardate da una serie infinita di informazioni e dati, che vanno tutti nella stessa direzione: c’è il rischio concreto di una nuova recessione. Morgan Stanley ha previsto un crollo della crescita per l’Eurozona nel 2012 allo 0,5%, contro una precedente stima all’1,7%. Sempre che lo scenario non peggiori.

Negli USA, si teme una contrazione del pil, come conferma anche il calo delle vendite di case e il livello stabile di disoccupati, che non si schioda dalla percentuale superiore al 9%.

Ieri, Piazza Affari si è confermata maglia nera in Europa, a chiusura delle contrattazioni, dopo che tale scettro indesiderato era stato della Germania per quasi tutta la giornata. Milano ha chiuso con l’indice Ftse Mib in calo del 6,14%, mentre Francoforte sprofondava del 5,82% e Parigi intorno al 5,4%, nonostante la conferma del suo rating da parte di Fitch.

Oggi, pare che vi sia il triste remake della giornata di ieri. La seduta milanese si è aperta con un crollo del 3%, salvo risalire la china, dimezzando le perdite, che alle ore 11 circa viaggiavano a -1,55%. Peggio, molto peggio fanno Francoforte e Parigi, con la borsa tedesca che si inabissa del 3,5% e quella francese del 2,2%.

La sensazione è che negli ultimissimi giorni siano partite le vendite contro le due più importanti piazze dell’Eurozona, a dispetto di chi ancora non aveva compreso che l’ondata di scetticismo e di sfiducia riguarda l’intera area euro. Pesano molto negativamente su tutte le piazze del Vecchio Continente anche le proposte di Francia e Germania, che vorrebbero imporre una tassa sulle transazioni finanziarie.

 

Impostazioni privacy