Sarkozy è impopolare in Francia e Merkel impopolare in Germania. Tuttavia, un recente sondaggio realizzato in Francia ha chiarito che la Frau di Berlino riscuoterebbe tra i francesi un tasso maggiore di fiducia di Sarkozy, riguardo alle capacità per affrontare la crisi. Una batosta per un uomo che tra nove mesi si dovrà imbarcare sul giudizio reale del popolo francese per il secondo mandato alle presidenziali. Una bella notizia per Frau Merkel, così impopolare in patria. Peccato, che ella guidi la cancelleria di Berlino e non di Parigi, perchè un sondaggio tedesco ha confermato, se ce fosse stato bisogno, che il capo del governo federale non riscuote la fiducia dei connazionali, che non vedono in lei un leader in grado di dare risposte univoche e immediate per risolvere la crisi finanziaria che sta investendo l’intera Eurozona. Il 55% dei tedeschi intervistati avrebbe “poca fiducia”, mentre un altro 20% di fiducia nella Merkel non ne avrebbe alcuna.
Sommando, i tre quarti dei tedeschi spedirebbero il loro cancelliere molto volentieri a Parigi, dove forse sarebbe ben accolta, dato che loro hanno un problema che si chiama Monsieur Sarkò. E chi lo sa, se i due leaders non penseranno seriamente a scambiarsi il posto, dato che sino ad oggi non sono stati in grado di proporre nulla di concreto in ambito europeo, atteggiandosi però a capetti del pollaio.
In Germania, le elezioni sono ancora tra oltre due anni. C’è tutto il tempo per recuperare, ma in teoria. Dal 2009 a oggi, da quando cioè la Merkel ha rivinto le elezioni con un’alleanza di centro-destra, non ha più sfiorato anche solo lontanamente la vittoria in un qualche Land o città in cui si è votato, perdendo anche roccheforti storiche della CDU, come Stuttgart.
Recentemente, poi, il candidato a governatore dello Schleswig-Holstein, il Land a confine con la Danimarca, è stato sostituito in corsa a causa della scoperta di un suo flirt amoroso con una sedicenne conosciuta su facebook. Nulla di illegale in Germania, ma quanto basta per creare imbarazzo tra gli elettori conservatori.
L’ennesimo scossone a un partito in piena crisi di consenso, che se si votasse oggi non andrebbe oltre il 30% dei voti. Cinque punti in meno del 2009, quando gli alleati della FDP volavano però al 14%. Oggi raccoglierebbero un misero 3%.
