Manovra economica: si punta sulle dismissioni, la Lega chiarisce il suo punto di vista

Nelle ipotesi della manovra economica in cantiere c’è anche la possibilità di dismettere caserme ed uffici pubblici. Si arriverebbe a questo provvedimento qualora ci sia bisogno di ulteriori risorse oltre a quelle che già arriverebbero con gli altri provvedimenti della manovra. Dopo le parole del cardinale Angelo Bagnasco, si cerca nuovamente di venire incontro alle famiglie, i Comuni restano insoddisfatti e pronti a protestare, mentre per quanto riguarda le pensioni ci sarà ancora da discutere. Dopo le recenti conferme e smentite riguardo a questa manovra economica che sembra sempre di più un elemento mutevole ed incerto, Bossi si fa carico delle aspettative degli italiani: «Quel che sta avvenendo è una svolta storica, non è una cosina da niente – ha detto il Senatùr – la gente capisce sempre di più che l’Italia va a finire male e quindi prepararsi al dopo. E per noi il dopo è la Padania. Dobbiamo essere pronti».

Intanto si sta già studiando la possibilità di vendere caserme ed uffici pubblici per aumentare le entrate: tecnicamente la vendita si effettuerebbe usando Fintecna, alla quale potrebbe passare una quota di immobili in cambio di liquidità immediata. Il valore di questi immobili statali raggiunge i 500 miliardi di euro ed il governo si accontenterebbe di monetizzare anche una minima parte di questo capitale.

Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega per le politiche della famiglia, ha annunciato l’inserimento di un emendamento a favore delle famiglie. Vista la proposta di istituire un contributo di solidarietà per i redditi superiori a 90.000 euro, si sta cercando di abbassare il limite di reddito per il contributo ad 80.000 euro per le famiglie senza figli, in modo da salvaguardare coloro che hanno una famiglia numerosa.

Per quanto riguarda il “capitolo pensioni”, la Lega, dopo un’apparente apertura al dialogo, sembra nuovamente fare dietrofront: il Ministro Roberto Calderoli ha infatti dichiarato che la Lega non è disposta a toccare le pensioni. Nonostante questo, pare che si possa ancora cercare un dialogo con il Carroccio per quanto riguarda la questione dell’età pensionabile delle donne. A proposito degli enti locali, Calderoli ha poi dichiarato che «qualunque proposta migliorativa sarà portata avanti». Infine, il ministro leghista è tornato a parlare dell’anticipo del tfr in busta paga, provvedimento utile perchè «c’è la necessità di garantire un potere d’acquisto ai cittadini».

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