Caso Strauss-Kahn, procura Manhattan chiede archiviazione

Clamoroso colpo di scena nello scandalo che ha travolto l’ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale. La Procura distrettuale dell’isola di Manhattan, retta da Cyrus Vance, ha chiesto al giudice Michael Obus di archiviare il caso relativo alle accuse di violenza sessuale, a carico di Dominique Strauss-Kahn. Secondo alcune indiscrezioni, quasi certamente il giudice accoglierà la richiesta della Procura, prosciogliendo l’uomo dai pesanti capi di imputazione. E sempre secondo alcune voci, tra poche ore lo stesso Strauss-Kahn potrebbe fare rientro in Francia, dove lo attenderà un clima di riabilitazione nazionale, dopo mesi di gogna mediatica mondiale. Ieri sera, subito dopo che si era diffusa la notizia sulla richiesta di archiviazione del procuratore, un gruppetto di femministe aveva protestato davanti agli uffici della Procura, sostenendo che quando c’è di mezzo una donna, le cose andrebbero a finire sempre così. Lo stesso difensore della presunta vittima, la giovane cameriera dell’hotel Sofitel, ha parlato di richiesta che non garantirà giustizia materiale e morale alla sua assistita.

Ma se Strauss-Kahn oggi eviterà di essere processato, il caso che lo riguarda potrebbe essere il punto di partenza per pesantissimi interrogativi, di cui qualcuno dovrà dare conto.

Prima di tutto: se dopo essere stato incriminato di otto capi di imputazione, egli non subirà nemmeno il processo, ma allora con quali prove evidenti è stato arrestato quella sera del 14 maggio scorso? La polizia di New York è stata imprudente o ci sono state pressioni affinchè uno degli uomini più potenti della Terra fosse messo alla gogna? In effetti, è quest’ultimo l’interrogativo più importante. Non è, nè sarà il primo o l’ultimo caso di presunto errore giudiziario. Ma quando riguarda un personaggio di questo livello, non si può essere così ingenui da pensare che il solo errore possa essere alla base di un accadimento così grave.

Le prove contro l’uomo erano deboli sin dall’inizio. Questo non implica che egli sia innocente con certezza, ma semplicemente che contro di lui non ci fossero elementi tali da presupporne l’arresto. E se già il giorno stesso della cattura in aeroporto, qualche voce “maligna” aveva parlato di complotto dell’Eliseo per sbarazzarsi dell’avversario più accreditato alla vittoria alle prossime presidenziali di maggio, oggi queste voci non potranno che consolidarsi.

 

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