BCE, crescono prestiti overnight con tasso del 2,25%

I prestiti a brevissima scadenza effettuati dalla Banca Centrale Europea gli istituti di credito dell’Eurozona sono stati ieri dell’amontare di 2,8 miliardi di euro, contro gli appena 555 milioni del giorno precedente. I tassi overnight si attestano al 2,25%,75 punti base in più dei tassi di riferimento all’1,50%, ma questa tipologia di credito sta riscuotendo notevole successo, anche in seguito alle difficoltà quotidiane di tesoreria che le banche stanno riscontrando in queste ultime settimane.

Secondo gli analisti, infatti, nonostante l’abbondante liquidità sul mercato, calcolata in eccesso per 230 miliardi di euro, contro i 200 miliardi della scorsa settimana, molti istituti preferiscono rivolgersi alla BCE, malgrado i tassi di mercato siano appena dell’1%. Tuttavia, in questo clima, rivolgersi al mercato per esigenze temporanee di liquidità rischia  essere inteso come un segnale di illiquidità o addirittura di insolvenza, scatenando reazioni poco avvedute da parte degli investitori.

Per questo, il ricorso alla BCE è considerato essenziale e i relativi prestiti sono schizzati a livelli molto più alti di quelli ordinari, per quanto lontani dai massimi, raggiunti nel mese di marzo, nei giorni delle difficoltà per le banche irlandesi. Allora i rifinanziamenti erano esplosi fino a 15 miliardi in un solo giorno.

E nonostante i livelli si siano impennati, gli analisti ritengono del tutto normale che si possa arrivare a tre-quattro sedute consecutive con livelli di rifinanziamenti fino a 4-5 miliardi al giorno. Dunque, saremmo ben lontani dalla soglia di allarme.

Andata deserta, invece, l’asta della BCE per l’assegnazione di prestiti in dollari al tasso dell’1,10% e al cambio di 1,4428. Il fallimento dell’asta dimostra la scarsa credibilità di cui godono le operazioni espresse nel biglietto verde, in questi giorni.

 

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