BCE, presidente tedesco Wulff contro acquisti di bond sovrani

Crescono le critiche da parte della Germania alla politica della Banca Centrale Europea, che da oltre un paio di settimane ha iniziato nuovamente ad acquistare bond governativi, in particolare italiani e spagnoli, al fine di sostenerne i corsi e alleviare il differenziale con i rendimenti tedeschi, presi a riferimento per l’Eurozona.

Ma questa volta, l‘invettiva durissima contro Trichet arriva niente di meno che dal Presidente della Repubblica Federale della Germania, il cristiano-democratico Christian Wulff. La massima carica dello stato tedesco ha affermato che non è compatibile con il Trattato istituto la banca centrale l’acquisto di bond governativi, come esplicitato nell’art 123.

Secondo Wulff, tale situazione è tollerabile solo per un breve periodo, ma successivamente tali misure dovranno essere abbandonate. La posizione del presidente federale tedesco è condivisa dalla quasi totalità dei conservatori del partito della Merkel. Lo stesso Wulff ha poi ribadito il suo no all’ipotesi di emissione degli eurobond, che alla Germania costerebbe qualcosa come 47 miliardi di euro all’anno in spesa per maggiori interessi sul debito.

Tuttavia, all’interno della CDU, sarebbero crescenti le pressioni, affinchè Berlino accetti un compromesso sugli eurobond, che per alcuni sarebbe la soluzione alla crisi di credibilità dell’intera Eurozona. Più possibilista, ad esempio, sul punto era sembrato il ministro delle finanze, Wolfgang Schaeuble, anch’egli del partito della Merkel.

Quanto poi alla faccenda dei bond, il Trattato che ha istituito la BCE impedisce che essa compri titoli all’asta, non che possa intervenire sul mercato secondario. E in questi giorni, i bond italiani e spagnoli sono stati tutti e soltanto acquistati sul mercato secondario, senza che sia stato infranto il divieto.

 

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