C’è molta attesa per quanto potrebbe dire il governatore della Federal Reserve, Ben Bernanke, a proposito di nuove misure che il suo istituto potrebbe intraprendere, per ridare maggiore fiato all’economia. Sono diverse le opzioni, quattro essenzialmente, sebbene soltanto due di maggiore impatto ed efficacia. Il governatore potrebbe, ad esempio, affermare di tenere più a lungo questo alto livello di titoli in portafoglio, il che sarebbe solo una mossa psicologica, peraltro un pò scontata.
Seconda ipotesi: potrebbe ridurre il tasso sui depositi che le banche effettuano presso i suoi sportelli. Ma essi sono appena dello 0,25%, quindi, non determinerebbero alcun cambiamento nei comportamenti delle banche.
Terza ipotesi: verrebbe pompato denaro per almeno 500 miliardi di dollari, al fine di incentivare sia gli investimenti privati che quelli in borsa. E’ la più controversa, anche perchè i Repubblicani sono pronti alle barricate su questo punto, temendo solo un’ondata inflazionistica.
Ultima ipotesi: alla scadenza dei bond del Tesoro in portafoglio, acquistare titoli a più lunga scadenza, in modo da spostare gli investimenti degli operatori privati, spiazzandoli, e spingendoli verso il settore azionario. Il pregio di quest’ultima misura sarebbe che la Fed non aumenterebbe la sua esposizione verso i Treasuries e potrebbe rappresentare il giusto compromesso con quanti criticano l’azione dell’istituto e della Casa Bianca.
Ma c’è anche la probabilità che, malgrado vengano ribadite le ragioni di un’allerta sullo stato dell’economia USA e non solo, Bernanke non annunci l’adozione immediata di alcuna misura, sebbene i mercati si attendano che egli lo faccia. Mancano poco più di 24 ore per scoprirlo.
