Lazio, ma che fai?

Se il calciomercato fosse chiuso il 30 agosto, la Lazio risulterebbe una delle squadre ad essersi rinforzata di più. Gli acquisti di Cana, Lulic, ma soprattutto di Klose e Cissè, rendevano la Lazio una delle più accreditate contendenti ad un posto in Champion’s League, nonostante le cessioni di Lichtsteiner e Muslera, ben sopperite da Konko e Marchetti.

Il problema, però, è che il mercato chiude il 31 agosto alle 19.00, e tutto il bel lavoro svolto per potenziare la squadra e renderla all’altezza di lottare su tre fronti, è letteralmente sfumato, mettendo in ristrettezze una rosa che vedeva nell’abbondanza uno dei maggiori punti di forza.

Il primo errore grave è stato senza dubbio quello di cedere Maurito Zarate, autentico eroe della tifoseria biancoceleste, ad una diretta concorrente per un posto in Champion’s. L’ex numero 10, infatti, è andato all’Inter nelle ultimissime ore di mercato in prestito oneroso da poco meno di 3 milioni, con diritto di riscatto fissato a 15 milioni. Un’operazione-suicidio, visto che Maurito era il giocatore con più classe presente nella rosa della Lazio, e anche l’unico con caratteristiche nettamente diverse rispetto a quelle degli attaccanti ora presenti in rosa.

Errore ancora maggiore, però, vista l’imminente cessione di Zarate, concretizzatasi poco dopo, è stato quello di trattare, e poi vendere, Floccari al Parma per 1,5 milioni, con riscatto a 5,5 milioni di euro. Reja a questo punto, dovrà fare i salti mortali per far quadrare la formazione, essendo in lotta su tre fronti e con i giocatori contati.

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