Obama ferma fusione AT&T e T-Mobile

Non andrà secondo i piani la decisione della compagnia telefonica AT&T di acquisire un ulteriore pacchetto azionario di T-Mobile, quarta compagnia del settore delle telefonia mobile negli USA, per un affare da 39 miliardi di dollari. Il Dipartimento di Giustizia del governo ha deciso di iniziare un’azione legale contro la possibile fusione tra le compagnie, che equivale a uno stop all’operazione. AT&T è già azionista di T-Mobile con il 27% del capitale, ma mirava a acquisire un ulteriore pacco di azioni, al fine di giungere al controllo di maggioranza della società, acquisendone i circa 34 milioni di clienti.

Secondo il Dipartimento, l‘operazione consentirebbe alla AT&T di eliminare dal mercato un concorrente diretto e di arrivare a una quota di mercato del 39%, che di fatto darebbe alla società una posizione dominante, con la possibilità di determinare i prezzi e con il rischio di un abbassamento della qualità del servizio.

Una lotta contro gli oligopoli, che negli USA non vengono visti positivamente, essendo la patria del libero mercato, e che tuttavia esistono, causando inefficienze nei mercati in cui operano. Al governo federale si erano rivolte le associazioni dei lavoratori e adesso il management si appresta a rilanciare, dopo essersi mostrato “dispiaciuto” per uno stop inatteso.

E se il titolo di AT&T perdeva il 5% a Wall Street, subito dopo l’annuncio del Dipartimento, volava Sprint Nextel, che da tempo mostra l’intenzione di acquisire T-Mobile, riportando guadagni dell’8%. Mentre a poterci, tutto sommato, guadagnare lo stesso dall’operazione sarebbe Deutsche Telekom, azionista di T-Mobile, a cui ora AT&T deve dare 3 miliardi di dollari cash.

 

 

 

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