USA, AT&T pronta a trattare per ok a fusione con T-Mobile

Ieri, era giunto lo scioccante stop dal Dipartimento di Giustizia USA all’operazione di acquisto da parte della compagnia telefonica AT&T di T-Mobile USA. Da Washington si fa sapere che il governo teme che tale fusione porti a un mercato eccessivamente concentrato su pochissimi operatori, con AT&T che avrebbe il 39% della quota di mercato della telefonia mobile.

L’operazione da 39 miliardi, tuttavia, viene considerata di estrema importanza per AT&T, che mira a mettere le mani sui 34 milioni di clienti della T-Mobile. Per questo, fonti anonime e riservate hanno lasciato trapelare la notizia che i vertici aziendali starebbero intraprendendo una trattativa, che possa portare il Dipartimento della Giustizia a rimuovere l’azione legale contro la fusione, attraverso la presentazione di un piano diverso.

Si parla, ad esempio, della possibilità di mantenere i piani di abbonamento mobili a prezzi contenuti della T-Mobile, così come potrebbe vendere alcuni suoi asset. A tal proposito, si parla anche di una alienazione del 25% del business della controllata. Un piano aziendale, dunque, che se non elimina, quanto meno dovrebbe temperare i dubbi del governo federale sull’opportunità di una fusione tra le due compagnie, che darebbe vita alla prima società negli USA.

Ma ci si prepara, com’è ovvio in questi casi, anche a rispondere all’azione legale, ossia sul piano strettamente giudiziario. Su questo versante, le probabilità di AT&T di ottenere un qualche risultato sono piuttosto scarse, perchè non mancano le argomentazioni del Dipartimento, per cui se l’operazione andasse in porto, il 90% del mercato sarebbe nelle mani di sole tre compagnie telefoniche, con il rischio molto realistico di un controllo sui prezzi e di un calo degli investimenti.

 

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