Grecia fallisce obiettivi 2011 e si complica rilascio nuovi prestiti

Sono in corso colloqui tra la cosiddetta troika, costituita da Fondo Monetario Internazionale, Unione Europea e Banca Centrale Europea, e la Grecia. Tuttavia, gli stessi colloqui sono in stand-by, secondo le dichiarazioni del ministro delle finanze greco, Evangelios Venizelos. Si tratta sugli obiettivi fiscali che la Grecia dovrebbe raggiungere quest’anno, al fine di ottenere il rilascio della sesta tranche degli aiuti da 110 miliardi, decisi lo scorso anno a maggio.

Secondo gli impegni, Atene dovrebbe raggiungere l’obiettivo di un rapporto tra deficit e pil al 7,5% nel 2011, mentre il governo Papandreou avrebbe affermato in recenti incontri con Bruxelles, che a causa di una recessione più grave del previsto, quest’anno il rapporto sarebbe non sotto l’8,5%.

Inaccettabile per la UE, anche perchè si rischia una crisi di credibilità davanti ai mercati, con la probabilità di un crollo dell’intera Eurozona. Ci sono poi gli stati recalcitranti, guidati dalla Finlandia, che chiedono il rilascio di garanzie, a fronte dei loro prestiti. Ma il Fondo Monetario ha ribadito la sua posizioni contraria sull’accordo già raggiunto tra Atene e Helsinki, al riguardo. Secondo l’istituto di Washington, infatti, tale accordo discriminerebbe tra i creditori della Grecia e andrebbe contro lo status di creditore privilegiato di cui gode lo stesso Fmi.

Una tragedia, quella greca, il cui finale non è ancora scritto, ma non si esclude a questo punto che in mancanza di impegni seri per il raggiungimento degli obiettivi di risanamento del bilancio pubblico, la UE non sia costretta a revocare gli aiuti, anche se andremmo tutti incontro a qualcosa che potrebbe somigliare tanto a uno tsunami finanziario.

 

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