Francia, Strauss-Kahn torna a Parigi e cerca la riabilitazione pubblica

E’ atterrato all’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi da poche ore l’ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale Dominique Strauss-Kahn, da qualche giorno prosciolto dalle accuse di stupro ai danni di una giovane cameriera dell’albergo in cui dimorava nel maggio scorso. Un’accusa che fu alla base di un arresto immediato nei suoi confronti e della conseguente fine della sua carriera istituzionale e politica internazionale. Ma adesso che tutte le accuse nei suoi confronti sono cadute, l’ex numero uno dell’Fmi ha potuto fare rientro in patria, dove ad attenderlo in aeroporto c’era una piccola folla di francesi che lo avrebbe salutato con la mano.

Da ora in avanti, lasciatosi alle spalle l’incubo di New York, Strauss-Kahn potrà iniziare la non facile fase di lunga riabilitazione della sua figura pubblica. Perchè se i giudici hanno deciso che non dovrà nemmeno essere processato, diversa è la sensazione dell’opinione pubblica transalpina, che lo ha amato tantissimo fino a poche settimane fa, tanto da catapultarlo in testa ai sondaggi su una sua possibile corsa per l’Eliseo.

Tuttavia, cresce adesso la diffidenza verso il personaggio e a sinistra dovrà fare i conti con i gruppi femministi che lo considerano un approfittatore e contestano la revoca delle accuse a suo carico, che percepiscono quale offesa verso il mondo femminile. Ma non si esclude che dopo le primarie di ottobre del partito socialista, egli non scenda in secondo piano in campo per sostenere il candidato della gauche contro Sarkozy.

E per alcuni guai con la giustizia che si chiudono a sinistra, altri se ne aprirebbero a destra. Quello più importante riguarda lo stesso Nicolas Sarkozy, accusato di avere intascato tangenti dall’erede di L’Oreal, quando era ministro dell’interno. Accuse non nuove, ma rinvigorite dall’uscita di un libro, a firma di due giornalisti di Le Monde.

Un altro caso giudiziario, invece, riguarda l’ex inquilino dell’Eliseo, il presidente Jacques Chirac. Dovrà rispondere di presunti appalti truccati tra il 1983 e il 1995, all’epoca in cui era sindaco di Parigi. 78 anni, malato, Chirac non dovrebbe presentarsi in aula e i suoi legali avevano già chiesto di confermare la prescrizione per il reato. Un caso, che tuttavia non scuote più di tanto l’Ump, che ormai non si sente legato al fondatore del partito neo-gollista, con una destra ricreata proprio da Sarkozy contro la politica di Chirac. Difficilmente però quest’ultimo si presenterà in aula martedì.

 

 

 

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