Una Nazionale da record. Con questo presupposto l’Italia riesce a qualificarsi agli Europei del prossimo anno in Polonia e Ucraina, con 2 giornate d’anticipo battendo, a Firenze, un’ostica Slovenia.
Rispetto alla vittoria contro le Far Oer, Prandelli cambia soltanto gli esterni difensivi, con Cassani e Balzaretti al posto di Maggio e Criscito. Rombo di centrocampo confermato con Thiago Motta, De Rossi, Pirlo e Montolivo e davanti i due attaccanti tascabili, Cassano e Rossi. Ed è proprio Pepito ad avere la prima occasione del match dopo pochi secondi dall’inizio, ma il suo destro ad incrociare trova la risposta di Handanovic. L’Italia preme per tutta la prima mezz’ora di gioco, seppur a basso ritmo, e continua ad accumulare occasioni; prima un colpo di testa di Montolivo mandato a lato da pochi passi, poi due invenzioni di Cassano che prima filtra per Rossi che manda il diagonale a lato e poi smarca Thiago Motta davanti al portiere con un pallonetto, ma il centrocampista dell’Inter non riesce a trovare il tempo per la battuta a rete. Dal canto suo la Slovenia erige un muro davanti alla propria area, rendendo vano il possesso palla azzurro.
All’intervallo il c.t. lascia negli spogliatoi Thiago Motta per far spazio a Marchisio, ma l’Italia non riesce ad accelerare negli ultimi trenta metri, mentre la Slovenia prova sporadicamente a pungere in contropiede. Così Cassano lascia il posto a Pazzini e gli azzurri sfiorano il gol al 22′ con una tripla occasione con protagonisti Rossi e De Rossi. Prandelli decide allora di giocarsi la carta Balotelli e toglie Montolivo per passare ad un 4-3-3. Super-Mario entra subito in partita con la sua velocità, con cui cerca di sfruttare gli spazzi che la Slovenia comincia a concedere. A 6 minuti dalla fine un lancio in area di Marchisio provoca il panico tra gli sloveni che pasticciano, Pazzini ne approfitta e manda il pallone in rete e l’Italia all’Europeo.
Con 22 punti ed un solo gol subito non si può che essere ottimisti, anche perché si può solo migliorare.
