La “fuga” di Berlusconi dai Pm, ha paura di innervosirsi

Date le dimissioni del consigliere Bce Stark, Berlusconi ha trovato la scusa perfetta per non presentarsi martedì davanti ai pm per essere interrogato riguardo all’ affaire Tarantini. Queste dimissioni cascano proprio a fagiuolo, anche se il Premier si era già premunito per chiedere un incontro a Barroso, sempre per martedì a Strasburgo; si era già tutelato, insomma. I collaboratori legali di Berlusconi intanto tacciono, anche se pare che Ghedini stia cercando il modo per far evitare al Primo Ministro un interrogatorio ricco di insidie.

Quello che spera il Cavaliere è di cavarsela con un semplice memoriale per poter illustrare quelle che sono le sue verità: Trantini non l’ha ricattato, l’aiuto economico elargito dal Premier era solo un atto di generosità verso un amico. Il pm anglo-napoletano Woodcock sicuramente ci rimarrà molto male, ma Berlusconi pare abbia paura non tanto dei pm stavolta – anche perchè doveva essere ascoltato come “parte lesa” –  ma di se stesso. Potrebbe dire qualcosa di sbagliato, qualcosa che potrebbe far girare la frittata ai pm, per cui il memoriale è certamente la scelta migliore.

Si sa ormai che i segreti non riesce a tenerli più nessuno in questo paese: se dovesse uscire fuori qualche parola sbagliata al Premier, questa trapelerebbe subito e la stampa non perde mai occasioni del genere, si sa anche questo. Basta vedere ciò che ha pubblicato il Fatto Quotidiano: pare che, leggendo le trascrizioni di alcune intercettazioni, Berlusconi abbia fatto dei commenti poco lusinghieri sull’aspetto fisico di Angela Merkel, cancelliere di Germania. Nonostante i tedeschi ci stiano dando una mano in questo momento di crisi della borsa, una volta che queste notizuole di gossip verranno tradotte in tedesco per la Merkel, di certo Berlusconi non farà una bella figura (e nemmeno l’Italia).

Ciò a cui va incontro Berlusconi per evitare l’interrogatorio, potrebbe essere piuttosto imbarazzante. Infatti, prima del suo incontro con Barroso, il Parlamento europeo sarà impegnato nell’elezione del prossimo presidente dell’Assemblea, che guarda caso è proprio quello Schulz al quale il Premier aveva consigliato di interpretare il ruolo di “kapò” nazista. Insomma, sicuramente in quella situazione Berlusconi non sarà ben accetto, visti i suoi precedenti. Poi, come scrive oggi Ugo Magri de la Stampa, “L’incidente è garantito al limone.”

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