Super 8 – Recensione

Alcune pellicole cinematografiche hanno ancora la capacità di farci sognare, di catapultarci piacevolmente nel passato, con la voglia di sperimentare, di scoprire, di vivere straordinarie avventure al limite dell’impossibile, grazie alla forza dell’immaginazione e all’incoscienza genuina, che solo l’infanzia e l’adolescenza sono in grado di offrire. Se bramate di tornare bambini ma la realtà di tutti i giorni non ve lo permette, siete tutti invitati ad immergervi nella magia degli anni ’80 di “Super 8“, dove il vostro desiderio si avvererà.

Per la regia di J.J. Abrams, autore di “Lost” (episodio pilota), “Alias“, “Fringe“, “Mission Impossible III” e “Star Trek” (2009), il film racconta la storia di un gruppo di ragazzini appassionati di cinema, che una sera decidono di girare un cortometraggio horror in super 8, rimanendo coinvolti in uno spaventoso incidente. A causa del deragliamento di un treno appartenente all’esercito americano e alla successiva fuoriuscita dallo stesso di una strana creatura, i nostri giovani eroi avranno il difficile compito di scoprire ciò che sta accadendo, salvando le loro vite e quelle dell’intera città in cui risiedono.

Super 8” ha inoltre il pregio di essere prodotto, dal fondatore del genere fantascientifico per eccellenza Steven Spielberg, il cui nome è ormai impresso nella nostra memoria, per opere di pregevole fattura come “E.T. l’extraterrestre” e “Incontri ravvicinati del terzo tipo“. Per quanto riguarda invece il cast, oltre alla presenza dell’attore Kyle Chandler, protagonista della serie televisiva “Ultime dal cielo“, qui nelle vesti dello sceriffo Jackson Lamb, spicca per incredibile bravura, Elle Fanning, sorella dell’attrice-prodigio Dakota Fanning, qui nei panni della bella e dolce Alice Dainard, la ragazzina che farà palpitare il cuore al personaggio principale, Joe Lamb, interpretato da Joel Courtney, e al suo migliore amico Charles Kaznyk, incarnato da Riley Griffiths.

Super 8” è un buon film che pur descrivendo un evento fuori dal comune, come quello di un pericoloso alieno che semina morte e distruzione in una cittadina dell’Ohio, peraltro soltanto desideroso di potersene tornare a casa, dopo essere stato imprigionato dall’esercito americano per i soliti scopi utilitaristici, tratta temi importanti come l’amicizia, la crescita adolescenziale e il valore dei rapporti umani all’interno della famiglia e della società, messi costantemente alla prova di fronte a situazioni drammatiche come questa. Da menzionare la fotografia di Larry Fong, vera e propria esplosione visiva di luce naturale e artificiale, e una colonna sonora travolgente data dalle musiche di Michael Giacchino e dalle canzoni in puro stile “eighties” come “Don’t bring me down” degli Electric Light Orchestra, “Heart of glass” dei Blondie, e “My Sharona” dei Knack.

Dal punto di vista tecnico, “Super 8” sfrutta ottimi effetti speciali, spettacolari sia nella scena del deragliamento del treno, con lingue di fuoco altissime e pezzi del convoglio che sembrano piombare addosso agli spettatori, anche se è solo una sensazione, sia nella scena degli oggetti di metallo grandi e piccoli, che vengono sollevati da terra per poi essere fatti vorticare nell’aria, calamitati verso l’astronave di fortuna che l’alieno si costruirà per volare via. Da non dimenticare poi, l’incontro ravvicinato tra Joe e la creatura, con il primo piano dei suoi occhi azzurri, che vi ricorderanno qualcuno di molto speciale, e il commovente finale del film, dove Joe dovrà separarsi dall’oggetto a lui più caro per compiere la sua maturazione.

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