Piazza Affari apre l’ottava con un crollo

La nuova ottava per Piazza Affari s’è aperta così come s’era chiusa la precedente, ovverosia con un nuovo crollo guidato, tanto per cambiare, dai titoli delle banche. L’indice dei titoli ad elevata capitalizzazione, il FTSE MIB, ha infatti lasciato oggi sul parterre il 3,89% a 13.474 punti. La giornata è stata da incubo anche per tutti gli altri listini europei in scia ai rinnovati timori di un default della Grecia, oramai dato quasi per inevitabile nonostante le ripetute rassicurazioni che sembrano essere solo di facciata, giusto per prendere tempo e per trovare una soluzione che possa essere più indolore possibile.

E così a Piazza Affari, dopo il crollo di venerdì scorso, titoli come Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno archiviato la sessione con l’ennesimo bagno di vendite, ed in particolare con ribassi attorno ai dieci punti percentuali. Le tensioni sull’azionario italiano si sono poi scaricate anche sull’obbligazionario, con i titoli di Stato che, sulle lunghe scadenze, anche oggi hanno perso posizioni; lo spread BTP-Bund si è non a caso riportato in area 380 punti.

Non ha inoltre aiutato l’odierna asta di Bot a tre mesi ed a dodici mesi disposta dal MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Sebbene i titoli siano stati interamente collocati, infatti, i rendimenti sono nuovamente schizzati verso l’alto rispetto alle precedenti aste; in particolare, sulla scadenza ad un anno i Bot ora rendono come nel settembre del 2008, ovverosia sui massimi da tre anni a questa parte. E per domani, martedì 13 settembre del 2011, sono programmate le aste di Btp, i Buoni del Tesoro Poliennali per i quali, di riflesso, è lecito attendersi allo stesso modo un’impennata dei rendimenti rispetto alle precedenti emissioni.

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