Manovre finanziarie estive: la mazzata perfetta

C’è la tempesta perfetta, la partita di calcio perfetta, ma anche la manovra finanziaria, anzi le manovre, sono perfette per mandare a gambe all’aria milioni di italiani. Per salvare l’Italia si stangano gli italiani; d’altronde sono queste le ricette del capitalismo, con gli Stati in difficoltà che perdono sovranità nella gestione economica in nome di un salvataggio morbido (leggasi acquisto di Btp da parte della Bce). I numeri snocciolati dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre sulle due manovre finanziarie del Governo di centrodestra non lasciano molto spazio alle interpretazioni. A valere sugli anni dal 2011 al 2014, infatti, le ricadute negative a carico di ogni famiglia italiana vengono stimate in poco più di 5.700 euro. E come se in Italia, per ogni due famiglie, per salvare il Paese, si regalasse una macchina di media cilindrata allo Stato!

Di riflesso, resta un mistero il come nel breve e nel medio termine si possa uscire da una situazione caratterizzata da consumi stagnanti, e da un mercato del lavoro col fiato corto. Certo, l’attuale Governo in carica ha “promesso” dopo l’approvazione della manovra bis 2011 le riforme strutturali ed il “tagliando” per la crescita, ma se tutto ciò non dovesse avvenire in tempi brevi l’Italia rischia di entrare in recessione qualora non lo fosse di già.

E così nel 2013 magari il pareggio di Bilancio sarà raggiunto, ma a fronte di un impoverimento generalizzato della popolazione italiana, con in testa i “soliti noti”, una competitività ridotta al lumicino, e di sicuro una politica che non cambierà. Si candida ad essere sempre la stessa, litigiosa ed incapace di capire quali siano le esigenze dell’italiano medio che con mille euro al mese o poco più è chiamato in trenta giorni ad un’impresa titanica. Altro che pareggio di bilancio!

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