Phone Story bannato dall’App Store

C’era una volta un’applicazione su App Store, che parlava male dell’iPhone, e dei processi di produzione che porterebbero al suicidio dei dipendenti che vi lavorano. C’era una volta, ed ora è stata bannata dall’App Store.

Si tratta di Phone Story, un’applicazione “educativa” che fa riferimento ai fatti accaduti alla Foxconn, su cui ancora si sta investigando, e che avrebbero addirittura condotto alcuni dipendenti al suicidio, a causa di condizioni di lavoro apparentemente disumane.

“Phone Story è un gioco educativo sul lato oscuro del vostro smartphone preferito. Segui il viaggio del tuo telefono intorno al mondo, e combatti le forze del mercato in una spirale di obsolescenza pianificata”.

Così viene presentato questa app, composta da una serie di mini-giochi. Non si fa, naturalmente riferimento diretto all’iPhone, ma è chiaramente del melafonino che si parla in questo gioco, visto che, addirittura, il logo dello smartphone è quello di una pera, al posto della mela dell’iPhone.

Dopo essere stata approvata, stranamente, il 9 settembre, Apple si è resa conto dell’errore ed ha deciso di bannarla quattro giorni dopo, il 13 settembre, dal proprio negozio virtuale.

Dopo il ban, gli sviluppatori, hanno deciso di pubblicare Phone Story sul Market di Android, dove è diventata in poche ore una delle applicazioni più scaricate. L’app costa 0,73€, ma Molleindustria fa sapere che i ricavati saranno devoluti in beneficenza.

Voi cosa pensate, Apple ha fatto bene a bannare questa app, oppure avrebbe dovuto adottare una politica più democratica?

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