L’Udinese soffre ma sa vincere: piegato il Rennes

Per fortuna c’è l’Udinese. Che magari soffre, ma è l’unica squadra italiana a fare i tre punti in Europa, anche se gli uomini di Guidolin sanno che il risultato avrebbe potuto essere diverso.

Il tecnico dei friulani decide di affrontare il Rennes con un prudente 3-5-1-1, con i soliti Armero ed Isla a fare i tornanti di un centrocampo che vede come interni Badu, Abdi e Doubai e davanti capitan Di Natale, supportato dal giovane Fabbrini. I francesi rispondono con il loro collaudato 4-2-3-1, nel quale spicca la presenza dell’ex interista Dalmat, in una squadra ben assortita, con grande fisico e velocità e senza alcun timore reverenziale, come dimostrato già dai primi minuti dai loro attaccanti, che trovano spesso scoperta la retroguardia dell’Udinese.

È il 18′ quando Dalmat verticalizza con precisione verso Hadji, che scappa a Danilo e batte Handanovic sul primo palo. La partita si fa in salita, anche perché il Rennes gioca con una certa disinvoltura e Kembo, da ottima posizione, manda a lato il tiro del possibile raddoppio. Poco dopo la mezz’ora però, l’Udinese ha un guizzo, con il solito ed onnipresente Di Natale, che sfrutta un’azione di contropiede per presentarsi davanti a Costil, ma il suo “cucchiaio” termina a lato. Sono solo le prove generali per il gol del pareggio, che arriva al 40′, sempre con Di Natale che, in un’azione analoga alla precedente, decide di scaricare un diagonale sul palo lontano, che porta l’Udinese sull’1-1 nell’intervallo.

Ad inizio ripresa, il Rennes potrebbe andare nuovamente in vantaggio, se il palo non respingesse il pallone calciato da Hadji e se Handanovic non si rivelasse decisivo in un paio di occasioni. Guidolin toglie Di Natale e Fabbrini per far posto a Barreto e Asamoah, mentre i transalpini sono costretti a giocare gli ultimi minuti in inferiorità numerica, a causa dell’infortunio di Boukari, avvenuto quando l’allenatore Antonetti aveva già effettuato i suoi 3 cambi.

La superiorità di uomini mette coraggio all’Udinese, che dopo aver costretto gli avversari a due salvataggi sulla linea, alla fine passa: Asamoah serve un pallone filtrante per il sinistro ad incrociare di Armero, che consegna i tre punti alla squadra di Guidolin, in uno dei gironi più ostici di questa Europa League. Buona partenza, ma la strada è ancora lunga.

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