Vacanze 2011 meno “incidentate” del 2010

Quest’anno meno incidenti sulle strade delle vacanze. Lo rileva l’Asaps (Associazione Amici della Polizia Stradale) secondo cui l’estate del 2011 sarebbe stata meno “incidentata” di quella del 2010.

A parlare sono i dati che evidenziano un bilancio migliore di quello dello scorso anno:  nei 45 giorni di esodo monitorati tra luglio e settembre di quest’anno, gli incidenti sarebbero diminuiti, registrando un dato negativo di 7,1% (1.327 sinistri in meno, secondo i dati di Polstrada e Carabinieri) e di 12,1% se si considerano solo quelli mortali.

In calo anche gli incidenti in autostrada: rispetto al 2010 i sinistri sono diminuiti del 5%, il numero dei feriti del 7%, il  numero dei morti del 24%. Anche il tempo di attesa in coda alle stazioni ha registrato segno meno (-13%). Merito dei vacanzieri più «informati». Merito di internet e dei social network. Ad agosto le visite sul sito dell’Anas sono aumentate del 32% rispetto allo stesso mese del 2010. Per consultare la situazione del traffico in tempo reale e decidere l’ora e il giorno in cui partire, si sono connessi in oltre 2,3 milioni. Mentre su twitter, ha concluso Ciucci, l’incremento di internauti-vacanzieri ha raggiunto il +268%, per un totale di 6.259.069 contatti.

A registrare il picco di traffico l’A22 Autobrennero e l’A23 Alpe-Adria, dove anche a causa di un massiccio flusso di stranieri, si sono registrati traffico intenso e code a tratti. Per quanto riguarda l’A3 Salerno-Reggio Calabria, il traffico complessivo durante l’esodo è «aumentato di oltre il 6%, mentre gli incidenti sono diminuiti del 46%». Su questa direttrice però, ha segnalato l’amministratore unico dell’Anas, Pietro Ciucci, nei giorni di blocco della circolazione per i mezzi pesanti non tutti hanno rispettato il divieto.

Da qui la richiesta al ministero dei Trasporti e Polstrada di monitorare, attraverso le telecamere già presenti, le targhe dei mezzi pesanti: una volta realizzato un database dei mezzi autorizzati al transito, sarà più «facile» stabilire chi non rispetta il blocco e sanzionarlo.

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