Fini e Pd chiedono le dimissioni del “premier a tempo perso”

Può un paese in crisi avere un premier “a tempo perso”? No, è la risposta unanime che arriva dalle opposioni. Fli, Idv, Pd, Udc, tutti i partiti che sono dalla parte opposta della barricata rispetto al governo oggi chiedono a gran voce le dimissioni di Berlusconi. Le ultime rivelazioni sul caso Tarantini non sono passate inosservate, nonostante il presidente del Consiglio voglia andare avanti (“Non mollo” il succo di una lettera pubblicata questa mattina su Il Foglio di Giuliano Ferrara). In una delle intercettazioni messe agli atti dalla Procura di Bari, si sente il premier dire ad una delle tante donne coinvolte nella vicenda: “Faccio il premier a tempo perso”. La frase, unita allo scandalo che sta emergendo dalle varie inchieste che vedono coinvolto Berlusconi, è stata presa al balzo dalle opposizioni: un unico coro per chiedere le dimissioni del leader del Pdl, varie soluzioni per far partire la fase successiva.

Il Partito Democratico, con il responsabile degli enti locali Davide Zoggia, ritiene che con la crisi che c’è in atto l’Italia “non si può permettere un esecutivo che governa a tempo perso”. “Le parole sono finite, – continua Zoggia – Berlusconi si rechi al Quirinale e rassegni le dimissioni. Emergono continuamente comportamenti di Silvio Berlusconi che confermano un ripetuto e intenzionale tradimento dei suoi doveri e delle sue responsabilità”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’Italia dei Valori che con Belisario parla di “circonvenzione di incapace” e ritiene che con questo premier l’Italia è “un paese a rischio”: “Le ultime intercettazioni sui baccanali del premier  – afferma Belisario – svelano uno scenario squallido e inquietante: Berlusconi è nelle mani di lenoni e meretrici che lo sfruttano per ottenere appalti e ruoli di prestigio in aziende pubbliche”.

Chiedono le dimissioni con un nuovo governo Futuro e Libertà e Udc: il partito di Casini invoca un governo di unità nazionale, da formare sotto la spinta del Pdl. Fini invece parla di “immagine dell’Italia che giorno dopo giorno si sta aggravando”: “Personalmente  – afferma il presidente della Camera – mi auguro che nella maggioranza prevalga il buonsenso e la decisione di dare vita ad un nuovo governo che abbia maggior credibilità internazionale. Un altro governo – conclude Fini – almeno per me presuppone un altro presidente del consiglio“.

Opposizione unita quindi nel voler voltare pagina affidando il paese ad un nuovo governo: Berlusconi però non concorda con i suoi avversari politici e i suoi ministri lo difendono a spada tratta. Per quanto tempo ancora?

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