Tante emozioni nell’anticipo della quinta giornata di Serie B, che ha visto in campo Verona e Padova, che hanno dato vita ad un derby acceso e spettacolare.
In effetti le possibilità di vedere gol erano alte, a giudicare dal 4-3-3 adottato de entrambe le squadre, con Mandorlini che schiera in avanti D’Alessandro e Juanito Gomez ai lati di Bjelanovic, mentre nel Padova di Dal Canto la punta centrale è Cacia, supportato sugli esterni da Cutolo e Lazarevic.
Al Bentegodi le prime occasioni sono per il Padova con il tiro alto di Lazarevic ed il colpo di testa di poco fuori di Cacia, ma è il Verona a scatenarsi, soprattutto sulla fascia sinistra con Gomez, che dopo 15′ serve il taglio di Bjelanovic che si fa però rimpallare dalla difesa. L’esterno argentino è però incontenibile sette minuti dopo, quando ubriaca Legati con una serie di finte, si guadagna il fondo e serve un pallone facile da spingere dentro per capitan Russo, che porta il Verona in vantaggio.
È una gioia che dura solo fino alla mezzora, quando l’ex di turno Cutolo (fischiatissimo a causa dell’errore dal dischetto che provocò la retrocessione in C al Verona nel 2007) si prende la sua vendetta personale con un sinistro magico che tocca la traversa e supera interamente la linea bianca. Il giocatore esulta zittendo il pubblico, cosa che non va giù a mister Mandorlini che va su tutte le furie, finendo per essere espulso dall’arbitro Ciampi.
Dopo l’intervallo, la squadra di casa sembra non avere più la stessa grinta del primo tempo, ed il Padova ne approfitta, ancora con Cutolo che stavolta fa l’assist-man per Cacia, che si gira e passa in mezzo a due avversari prima di battere Rafael.
Un 2-2 giusto, al termine di una partita intensa in cui il Padova ha dimostrato di essere una squadra unita ed il neopromosso Verona ha fatto capire che quest’anno può giocarsela alla pari con tutti.





