Never Dead, I Vantaggi di Essere Morto!

La ricerca di  gameplay originali in grado di stupire un pubblico di player sempre più esigenti e vogliosi di novità è un compito sempre più arduo che gli sviluppatori sono chiamati ad assolvere. I ragazzi di Rabellion sembrano aver accolto la sfida in pieno e si preparano a lanciare sul mercato  la loro ultima fatica NeverDead.

Il titolo in questione è un action-adventure con protagonista Ryce Boltzmann, un moderno cacciatore di demoni rimasto vittima circa 500 anni fa di una misteriosa maledizione: dopo aver perso la moglie e i figli nella battaglia contro il demonio, il nostro protagonista è divenuto immortale. Ryce si batte contro le creature demoniache per riottenere la sua mortalità e starà a noi accompagnarlo in questo viaggio.

Ryce sarà accompagnato durante tutto l’arco dell’avventura da Arcadia, avvenente ragazza facente parte della Agenzia Nazionale Anti Demoni che opera all’insaputa del genere umano.

Le implicazioni dell’immortalità del nostro alterego sul gameplay saranno molteplici, Ryce potrà scagliare contro i nemici tutte le estremità del corpo, anche la testa potrà essere utilizzata come se fosse una palla da bowling previo il recupero dell’arto lanciato o la sua rigenerazione mediante energia accumulata con le uccisioni. Siccome ogni mano potrà impugnare un’arma differente controllabile con uno dei grilletti del pad, quando lanceremo un braccio con un’arma potremo continuare a far fuoco anche con questo, ciò ci permetterà di assumere un certo vantaggio sugli avversari demoniaci.

Morire in NeverDead non sarà facile per cui il game over arriverà solo se verremo mangiati interamente dai nostri nemici o la nostra testa verrà distrutta. Un’altra possibilità e che muoia la nostra compagna Arcadia, ciò ricorda molto Knights Contract dove il protagonista è immortale e la strega sua compagna di avventura no.

Il puzzle-solving verrà fortemente influenzato dalla meccanica di autosmembramento del protagonista: gli sviluppatori hanno mostrato come per risolvere un particolare enigma il protagonista dovesse separare la propria testa dal resto del corpo e farla rotolare per raggiungere una zona altrimenti inaccessibile, per poi sconfiggere un certo numero di nemici grazie all’onda d’urto fino al raggiungimento dell’energia necessaria per rigenerare i propri arti.

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