Carnage – Recensione

Immaginate che la vostra pazienza, venga messa a dura prova, da qualcuno che finge di apprezzarvi, per poi scaricarvi addosso tutto il risentimento e il disgusto che prova per voi… Come reagireste a questa lampante “dichiarazione di guerra”? Cerchiamo sempre di far vedere agli altri la parte migliore di noi, ma se gli equilibri vengono meno, se veniamo smascherati per ciò che siamo veramente, quale potrebbe essere la nostra reazione? Non c’è limite alla cattiveria e all’ipocrisia umana, e questo film ne è un valido esempio.

Carnage” è una pellicola cinematografica, in cui due famiglie, una molto benestante, i Cowan, e una più semplice, i Longstreet, s’incontrano per discutere dell’increscioso incidente, verificatosi fra i loro rispettivi figli, Zachary ed Ethan. All’inizio, i rapporti tra le due coppie sono decisamente idilliaci, prevale un senso di rispetto, di sentimenti amichevoli, poi man mano che il film procede, la situazione cambia radicalmente, trasformandosi in un vero e proprio “gioco al massacro”, dedito all’attacco, alla sopraffazione e alla sofferenza dell’altro.

Tratto dalla piéce teatrale “God of Carnage” o in italiano “Il dio della carneficina” di Yasmine Reza, attrice, scrittrice, drammaturga franco-iraniana e co-sceneggiatrice con il regista dell’opera, “Carnage” è un film claustrofobico girato in un’unica location, l’appartamento dei coniugi Penelope e Michael Longstreet (Jodie Foster e John C. Reilly), dove i padroni di casa e i loro ospiti, Nancy e Alan Cowan (Kate Winslet e Christoph Waltz) hanno modo di litigare come meglio credono.

Girato a Parigi ma ambientato in modo fittizio a Brooklyn, “Carnage” è diretto dall’ormai famoso Roman Polanski, autore degli indimenticabili “Repulsion“, con Catherine Deneuve, “Per favore… non mordermi sul collo!“, con la compianta moglie Sharon Tate, “Rosemary’s Baby – Nastro rosso a New York“, con Mia Farrow e John Cassavetes, “Macbeth“, “L’inquilino del terzo piano“, “Tess“, con Nastassja Kinski e “Frantic” con Harrison Ford e ispirato dal punto di vista tecnico, al film di Sir Alfred HitchcockNodo alla gola“, caratterizzato da un lungo piano sequenza che si protrae per quasi tutta la durata del film.

Carnage” inoltre, ha la particolarità di essere girato con effetti dinamici sorprendenti, passando da inquadrature più lineari a riprese visivamente inconsuete, frammentando lo spazio nello stesso modo in cui si distruggono le relazioni tra le due coppie. Il film pone quindi l’attenzione sulla difficoltà d’interazione tra le persone, incapaci di comportarsi civilmente con i propri simili, e continuamente votate a disprezzare e a criticare l’altro. “Carnage” è distribuito da Medusa Film.

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