Sta andando ben oltre le attese l’asta per l’assegnazione delle frequenze analogiche televisive, che saranno rese libere, entro la fine del 2012, con il passaggio al digitale terrestre. A gareggiare per l’asta, con una serie di rilanci, sono Telecom, Vodafone, Wind e H3G. Il gioco dei rilanci consiste nella possibilità per le società in gara di incrementare la loro offerta del 3% minimo sull’offerta precedente, sia propria (consegnata in busta), sia degli altri operatori.
Grazie a ciò, la sola banda 800 MHz ha fruttato al momento 3,7 miliardi, le cui frequenze sono state assegnate a Telecom, Vodafone e Wind, mentre H3G è rimasta fuori. Per questo, si prevede che quest’ultima si butti sugli altri lotti, in modo tale da non restare eccessivamente indietro nella ricezione del segnale. Sulla società, poi, gravano voci di acquisizione da parte di un altro operatore del settore. L’indiscrezione viene confermata anche da Deutsche Telekom.
Ma la buona notizia è anche per il contribuente. Infatti, a partire dal 2013, la ricezione dovrebbe essere più veloce di 10 volte rispetto a oggi, ma già ora possiamo affermare che ci abbiamo un pò tutti guadagnato, grazie a introiti maggiori del previsto. Il Tesoro, in via prudenziale, aveva iscritto a bilancio, per il 2011, solo 2,4 miliardi. Siamo già a 1,3 miliardi in più. Come previsto, parte del surplus dovrebbe andare all’ammodernamento della rete fissa, quella cablata, su cui siamo in Italia indietro rispetto al altri stati europei. L’altra parte, invece, ovviamente potrà essere iscritta a bilancio, come maggiore entrata, a beneficio dei conti pubblici. Una novità non di poco conto, in tempi di austerity.