Ancora caldo? Prepariamo un tè all'arancia

Il caldo che continua a tenerci compagnia e il sole che illumina le nostre giornate, mi fa pensare agli agrumeti del sud Italia: giardini che generano in Sicilia, ad esempio, visioni oniriche provocate anche dall’inconfondibile profumo delle arance. Un frutto introdotto in Italia dagli Arabi che giunsero in Sicilia nel IX secolo d.C. e scoprirono che, con la neve dell’Etna, lo zucchero di canna e il succo degli agrumi dava origine a profumatissimi sorbetti dissetanti.
Inoltre, era usanza molto diffusa impiegare i fiori d’arancio per addobbare gli abiti delle spose, poichè le tradizioni saracene attribuivano ai fiori d’arancio valore di fecondità.

La presenza delle arance non è radicata solo nell’ambiente naturale siciliano, ma anche nelle cucina, a partire dai dolci- ad esempio le bucce d’arance condite- al piatto tipico della cucina povera- l’insalata. Questo frutto trova spazio anche come addobbo nella tradizione popolare e nobiliare.
D’altronde, le sue caratteristiche organolettiche lo rendono un alimento salutare: l’alto contenuto di vitamina C, elemento mantenuto grazie al grado di acidità tipico del frutto, contribuisce all’attività surrenale, aiuta a prevenire l’infarto del miocardio ed il tumore allo stomaco e contribuisce ad allentare i danni del fumo.

Allora perchè non preparare un tè all’arancia casalingo?

Té all’arancia

Ingredienti:
2 cucchiai di tè nero classico in foglie
3 cucchiai di zucchero (a scelta)
4 arance
1 limone
1 litro di acqua

Preparazione
Portare l’acqua alla temperatura di ebollizione, ma non fare bollire. Mettere le foglie del tè in infusione per almeno cinque minuti. Trascorso il tempo, filtrare (se si preferisce aggiungere lo zucchero ora). A parte ricavare il succo dalle arance e dal limone ed unirli. Unire infine il succo all’infuso di tè e mescolare. Servire con ghiaccio.

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