Studenti in piazza contro le riforme della scuola: cortei in 90 città

In 90 città italiane si sono svolti oggi cortei e manifestazioni contro la politica governativa sulla scuola. E’ incominciato tutto stamattina, quando acluni studenti hanno portato, simbolicamente, delle sveglie davanti a Palazzo Chigi e le hanno fatte suonare all’unisono, all’alba, per “svegliare” il Governo.

Sulla Rete degli studenti, in una nota, si può leggere: “Abbiamo voluto iniziare la giornata di oggi con un bliz davanti palazzo Chigi all’alba, portando delle sveglie a questo governo, per dire che la loro ora ormai è arrivata, questa generazione non vuole che si perda altro tempo”. Gli studenti continuano il loro comunicato, prendendo ispirazione anche dalle parole del fondatore della Apple Steve Jobs, venuto a mancare solo poche ore fa: “L’Italia che conta oggi scenderà in piazza in tutto il Paese e domani a Roma con i lavoratori e le lavoratrici della Cgil, per dire che c’è un Paese che si è risvegliato da tempo e che non ha più intenzione di subire le politiche di questo governo che continua a distruggere la scuola, l’Università, la ricerca e il nostro futuro, continuando a far pesare la crisi soltanto sui più deboli e mantenendo intatti i privilegi di pochi.  Scendiamo in piazza perché crediamo, con le parole di Steve Jobs, che “chi e’ abbastanza pazzo da pensare di poter cambiare il mondo, è chi lo può cambiare”.

Nono sono mancati però, in questa giornata di manifestazioni, dei disordini e delle tensioni. Le prime tensioni si sono verificate a Roma, quando gli studenti hanno deviato il corso del corteo sul Lungotevere Ripa Grande. Qui gli studenti, pare diretti verso il ministero dell’Istruzione, hanno incontrato un blocco delle forze dell’ordine, in tenuta antisommossa. Alla vista del blocco gli studenti, con le mani alzate, hanno urlato “Corteo!”, intenzionati a continuare la loro marcia. Vista poi la resistenza del cordone di forze dell’ordine, è partito il lancio palloncini pieni di vernice, petardi e fumogeni. Dopo essere riusciti ad arrivare davanti al Miur, gli studenti sono stati di nuovo bloccati, decidendo a loro volta di bloccare alcune vie della città, creando disagi non indifferenti al traffico. Da alcuni studenti è stato poi lanciato un fumogeno all’interno di una sede della banca Unicredit, sempre a Roma.

Anche a Milano si sono verificati dei disordini, con conseguente lancio di uova sulle vetrate delle filiali di alcune banche del centro, fra cui la filiale di banca Unicredit di piazza Cordusio, oltre ad un’invasione di una parte del corteo nella sede di Moody’s in corso di Porta Romana.

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